Il coronavirus secondo i bambini: ecco i disegni dalla zona rossa

L’Emergenza Coronavirus scuote l’Italia e i pensieri di tutta la popolazione in queste ore sono proiettati a come e quando questa crisi potrà finalmente avere fine.

Particolare apprensione c’è per le famiglie confinate nella zona rossa, costrette per altro a tenere forzatamente a casa i loro bambini. Sono proprio loro a regalarci segnali di speranza, coi primi disegni del coronavirus che giungono dalla zona rossa.

I disegni dei bambini della zona rossa sono uno specchio della loro percezione della realtà

Da pochi giorni è stato lanciato un simpatico contest su Facebook, uno spazio dedicato ai disegni dei bimbi della zona rossa, che si sono mostrati attivi ed entusiasti. Le loro creazioni ci fanno porre l’attenzione sulla loro visione di ciò che sta accadendo. Seppure non abbiano una conoscenza diretta della questione infatti, i bambini hanno l’intelligenza, la capacità e la sensibilità per interpretare tanto le loro sensazioni quanto le emozioni degli adulti che gli sono affianco. Il disegno, rappresentazione grafica per eccellenza, è un ottimo modo per rielaborarle, il canale di comunicazione privilegio dell’infanzia, efficace e diretto, da sempre ascoltato dai genitori ed attentamente analizzato dagli esperti.

Il coronavirus nei disegni dei bambini: una importante lezione da cogliere

A dispetto della negatività che quotidianamente percepiamo da mass media e gente comune, i disegni dei bambini della zona rossa sembrano avere un denominatore comune: l’ottimismo. Il coronavirus nelle loro rappresentazioni infatti è un’entità ben presente, a tratti curiosa, ma destinata ad una sconfitta certa, anzi già in rotta. Tra simboli dei luoghi in cui sono cresciuti e tanti colori, non mancano nelle rappresentazioni gli eroi dei fumetti, pronti a salvare la città con destrezza ed abilità. Insomma, come sempre nelle ore più buie, i bambini ci aiutano a sognare e ad essere ottimisti, regalandoci ottimismo e simpatici sorrisi.

Il video della settimana

Un commento

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *