Il presepe con due mamme e le polemiche sulle tradizioni di Natale

21 dicembre 2023 –

Fa discutere in questi giorni il gesto e l’appello di un sacerdote dell’avellinese, per aver allestito il presepe con due figure femminili. Nel suo discorso, apparso anche sui suoi canali social, molto seguiti dalla comunità di fedeli, don Vitaliano Della Sala va incontro alle famiglie arcobaleno e afferma che ci sono “Tanti modi di essere famiglia“.

Il parroco di Marcogliano: “Tanti modi di essere famiglia”

Il parroco di Marcogliano, nell’avellinese, è noto per le sue posizioni che vanno spesso controcorrente nella Chiesa. Nel 2021 allestì il presepe con le figure di Mustafa e suo padre, entrambi vittime delle terribili conseguenze della guerra in Siria. E ancora, nel 2022 il suo presepe era un accorato appello per le donne che lottano per i loro diritti e la loro vita in tutto il mondo, con un pensiero particolare a Mahsa Amini e le donne iraniane.

Nel presepe di quest’anno 2023 non poteva mancare un messaggio ancora più vicino a noi e volto all’inclusione di tutti e tutte, con riflessioni su cosa è la famiglia, sul confronto in una società civile. Nel suo presepe ci sono ora due figure femminili, due mamme : un gesto simbolico ma appassionato, da parte di questo parroco che accoglie senza mezzi termini tutte le famiglie, anche quelle arcobaleno.

Anche Papa Francesco ha recentemente fatto la sua mossa, mostrando segni di maggiore apertura della Chiesa nei confronti delle coppie gay: è di pochi giorni fa la notizia del via libera alla benedizione delle coppie omosessuali in Chiesa, ma al di fuori della liturgia. Molti vescovi sono contrari, e molti altri hanno detto che è davvero un piccolissimo passo, ma è pur sempre un passo in avanti.

Il Natale e le riflessioni sui valori

Come ogni anno in questo periodo si ripetono alcune discussioni con una vaga sensazione di déja vu: bambini che ci domandano se Babbo Natale esiste davvero, se il Natale è solo donare e condividere e quanto invece è comprare e consumare, se è tutto bello perché luccica, dimenticando chi il Natale non lo festeggia, per scelta o necessità.

Ci si fanno tante domande attorno all’immaginario e alle tradizioni, sul Presepe, le nostre radici e i valori, che fanno un po’ a botte però con la corsa sfrenata ai regali.

Detto questo, sembra incredibile che ogni anno ci tocchi assistere alle polemiche, puramente politiche, sulle tradizioni Natalizie, o sulla laicità dello Stato con frasi “giù le mani dal Natale” o “vietato vietare”, intendendo che non ci lasceremo portare via tradizioni importanti, come il festeggiare la festa cristiana per eccellenza e tutti i simboli correlati, compreso il Presepe nelle scuole.

A questo proposito infatti fa sollevare nuovamente un sopracciglio la proposta di legge di FDI sui sui presepi.

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“Vietato vietare il presepe”: la proposta di legge e la polemica

Il testo, che per ora è solo una proposta, ma è soprattutto un messaggio elettorale, è stato depositato al Senato e punta a “salvaguardare e tutelare le nostre radici culturali”, come afferma la firmataria della legge.

Con una sorta di “vietato vietare”, in pratica si vuole evitare che nelle scuole siano cancellate “iniziative promosse da genitori, studenti o da competenti organi scolastici per proseguire attività legate alle tradizionali celebrazioni legate al Natale e alla Pasqua cristiana.

La prima firmataria Lavinia Mennunni di FdI si difende “non vogliamo imporre il presepe ma chiediamo che la possibilità di farlo non sia vietata“.

Dall’altra parte Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, replica “Bisogna certamente tener presente la tradizioni del Paese ma imporle per legge è fuori luogo“.

Attendiamo ansiose di vedere i dibattiti in Parlamento e al Bar.

Baci, Buone Feste!

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