Kenya: il piccolo Stephen inventa macchina per lavarsi le mani e proteggersi dal coronavirus

Un marchingegno fatto in legno con tanto di bacinella e serbatoio per l’acqua: è questo il semplice quanto ingegnoso sistema che un bambino keniano di nove anni ha inventato per lavarsi le mani e diffondere una maggiore cultura dell’igiene durante la pandemia da Coronavirus.

L’invenzione del piccolo Stephen

Un riconoscimento ufficiale per il proprio ingegno ma pure per il senso civico mostrato e l’esempio dato a milioni di connazionali: è questa la motivazione del premio che recentemente ha ricevuto dal Presidente del Kenya il piccolo Stephen Wamukota, un bambino di nove anni.

La sua storia ha travalicato i confini nazionali ed è diventata virale grazie a un servizio realizzato dalla BBC (vedere sotto) in cui si mostra come il bimbo abbia ideato da solo una sorta di macchina per lavarsi le mani per la popolazione del suo villaggio: assemblando dei pezzi di legno con una bacinella e un rudimentale contenitore per l’acqua e il sapone, Stephen ha creato un dispositivo utile per insegnare le più elementari norme igieniche durante la pandemia da Coronavirus.

Il bambino premiato dal presidente del Kenya

Nelle zone rurali del Kenya, spesso colpite dalla povertà, mancano i prodotti per l’igiene e anche l’acqua è un bene importante da dosare con attenzione : molti paesi dell’Africa non hanno mezzi e strutture sufficienti per fronteggiare l’epidemia. Grazie al suo semplice ma efficace marchingegno però Stephen ha trovato un modo per ridurre gli sprechi d’acqua e consentire così a tutte le persone del villaggio di Mukwa (nella contea di Bungoma) di potersi lavare le mani e provare a limitare la diffusione del Covid-19.

Come detto il gesto di Stephen non è passato inosservato: ben presto infatti i media si sono interessati alla sua storia e il papà James è stato intervistato dall’emittente britannica BBC che ha fatto diventare famoso il bambino in tutto il mondo. Anche per questo motivo Stephen, assieme ad altri 67 cittadini keniani, ha ricevuto dal Presidente Uhuru Kenyatta il “Premio Uzalendo” per via del suo impegno civico e anche la promessa di una borsa di studio per il futuro.

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