La rinascita di Lorenzo, nato prematuro, grazie al latte materno

Questa è la storia di Elisa Bedei, una mamma che vive a Forlimopoli (nella provincia di Forlì-Cesena) e di suo figlio Lorenzo, nato prematuro alla trentunesima settimana di gestazione.

Il piccolo, al momento della nascita pesava appena 1,3 kg e la sua mamma, malgrado si aiutasse con pillole omeopatiche ad hoc, non riusciva ad estrarre con il tiralatte nemmeno una goccia di colostro dal proprio seno.

E così Lorenzo è stato nutrito grazie al latte delle donatrici, ma per mamma Elisa questo periodo è stato un vero e proprio incubo: il piccolo, infatti, ogni volta che mangiava “non riusciva a coordinare respiro e deglutizione e andava in apnea”, rendendo necessario il ricorso alle bombole d’ossigeno. Un vero e proprio calvario, dunque, sia per Elisa che per il proprio bambino.

Un piccolo gesto per una vita salvata

Un bel giorno, tuttavia, quando Elisa finalmente ha potuto stringere al proprio petto il figlio, ha sentito una forte tensione al seno e ha iniziato a produrre una significativa quantità di latte.

Da quel giorno Lorenzo non ha più avuto bisogno dell’ossigeno ed è cominciato per la mamma e per Lorenzo un periodo di assoluta rinascita, grazie all’allattamento al seno materno.

“Un grazie di cuore a chi non mi ha mai lasciata sola”

Va detto che Elisa ha potuto contare anche sull’aiuto prezioso di familiari e colleghi, che le hanno consentito di allattare al seno per ben 26 mesi: suo padre le portava il piccolo ogni mattina nella scuola dove insegna per permetterle di attaccarlo al seno e la Preside, nel contempo, le ha messo a disposizione l’infermeria per consentirle di allattare nel pieno confort e nella massima riservatezza.

Quella di Elisa e Lorenzo è una storia esemplare in grado di dimostrare che, in taluni casi, anche le situazioni più disperate possono all’improvviso risolversi grazie a semplici gesti d’amore istintivi e naturali, come possono esserlo il contatto fisico tra madre e figlio e l’allattamento al seno

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