La storia di Valentina, che da 4 anni non può vedere le figlie cresciute con la compagna

Valentina Bortolato e la sua ex compagna hanno condiviso per anni il ruolo di genitori. Di fatto infatti sono entrambe mamme di due gemelle che la ex compagna di Valentina ha avuto con la fecondazione assistita in Spagna.

La vita della famiglia si stravolge quando la coppia sceglie di separarsi e le bambine non possono più vedere la mamma non biologica. La legge infatti non riconosce i genitori non biologici all’interno delle coppie omosessuali e di fatto priva i bambini di affetto e sicurezza.

Valentina, mamma senza diritti

Valentina Bortolato si definisce la “mamma di cuore” di due bambine. Nel 2012 infatti la sua ex compagna partorisce in Spagna con l’aiuto della fecondazione assistita, due gemelle.

Le donne avevano condiviso la scelta di avere figli tramite PMA e hanno affrontato insieme tutto il percorso che porta alla nascita delle bambine. Si sentono perciò entrambe mamme delle piccole e le crescono come genitori.

Nel 2017, però la relazione tra le due donne finisce, Valentina lascia l’appartamento fino ad allora condiviso e in un attimo la famiglia si stravolge poiché la legge non accorda alcun diritto ai genitori non biologici dei figli di coppie omosessuali.

L’attuale normativa perciò non considera Valentina la mamma delle piccole, questo ruolo esclusivo viene riconosciuto unicamente alla madre biologica delle gemelle. Valentina però non si arrende, non vuole rinunciare alle bambine e inoltre si sente responsabile della loro crescita e inizia la sua battaglia per potere vedere ancora le piccole, di fatto private di un genitore.

I ricorsi in Tribunale e i tempi della politica

Valentina vuole ottenere l’adozione delle bambine, è l’unico modo per essere riconosciuta madre giuridica delle piccole. Con l’aiuto di un legale perciò si rivolge prima al Tribunale dei minori e poi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo che riconosce il vuoto normativo della legge italiana e le consente di vedere le gemelle una volta ogni 15 giorni alla presenza di assistenti sociali.

Nel Paese intanto ci sono sempre più donne e uomini come Valentina a cui non è concesso essere genitori perché separati dall’ex compagna/o. La situazione è talmente grave e diffusa che nel 2021 interviene la Corte costituzionale che chiede al Parlamento di legiferare in merito e riconoscere più diritti ai minori di coppie omosessuali.

I tempi però sono ancora lunghi e Valentina come molti altri genitori, continua la sua battaglia in tribunale per essere mamma.

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