Le mamme italiane sono davvero le più apprensive?

Le mamme italiane se pensano al futuro dei loro figli sono preoccupate e apprensive: più per il lavoro, però, che non per la loro salute. È quanto emerge da uno studio del Monitor Allianz Global Assistance, condotto in collaborazione con l’istituto di ricerca Nextplora

Figli e lavoro: quanti pensieri!

Protettive e apprensive per definizione, colpisce comunque che oggi le mamme italiane si dichiarino più preoccupate che i propri figli abbiano in futuro un lavoro (50%) che non una perfetta salute (39%). Un dato significativo, sinonimo dell’elevata sensibilità nella nostra società rispetto alle prospettive professionali dei giovani. 

Droga, alcool e violenza sono gli aspetti che maggiormente turbano il sonno delle mamme (64% delle risposte), mentre vengono meno considerate le possibili difficoltà che i propri figli potrebbero avere nel crearsi una famiglia (17% delle scelte).

E il figlio preferito?

Il loro senso di protezione non conosce distinzione: il 72% delle intervistate sostiene di non avere attenzioni diverse tra il primogenito ed i figli successivi, così come il 67% dichiara che il sesso della prole non incide in questa naturale propensione.

Tuttavia, un 23% si dichiara più sensibile nei confronti della figlia femmina, mentre il 10% verso il figlio maschio.

In vacanza con mamma e papà

A ridosso delle vacanze, si pone poi la questione di come comportarsi con i propri bambini: portarli in viaggio oppure lasciarli a casa di parenti o conoscenti? L’argomento divide le mamme italiane che, in maggioranza (64%), si sentono più tranquille viaggiando con i propri figli, ma c’è anche un 24% che propende per partire senza di loro. A queste si aggiungono coloro che, a massima tutela, decidono di portarli e di proteggerli sottoscrivendo un’assicurazione viaggio (12%).

Educazione e responsabilità

Infine, un aspetto che notoriamente distingue le mamme di diverse nazionalità è il modello educativo adottato: in questo, le italiane propendono in maniera decisa nel dare fiducia e responsabilizzare i figli (73%), piuttosto che ricorrere alla disciplina e al controllo (22%).

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