Mascherine obbligatorie in classe, tra proteste e campagne a favore

È arrivata la conferma dal Ministero: a scuola tutti i bambini dai 6 anni in su dovranno indossare sempre la mascherina. Al di là di studenti disabili o di coloro che hanno particolati patologie attestate, tutti i bimbi dovranno coprirsi naso e bocca con la mascherina anche a scuola. La notizia è stata accolta da scuole, insegnanti e genitori, con reazioni molto diverse e contrastanti.

Le specifiche dal Miur per le mascherine a scuola

Dopo le norme introdotte dall’ultimo DPCM che hanno stabilito che tutti i bambini con più di 6 anni dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina protettiva sempre anche in ambiente scolastico, è arrivata la precisazione del Miur.

Per tutti i piccoli studenti che hanno il tempo pieno e trascorrono l’intera giornata nell’istituto scolastico sono necessarie 2 mascherine.  È infatti fortemente consigliata la sostituzione della prima mascherina a metà giornata, in modo da garantirne l’efficacia ed evitare di utilizzare un dpi altrimenti sporco e non più funzionale.

Dopo insegnanti e dirigenti scolastici che avevano già l’obbligo di indossare le mascherine chirurgiche in tutti i momenti di permanenza all’interno della scuola, ora dunque anche tutti gli studenti della scuola per l’infanzia dovranno indossare il dpi sul viso. È già stato allestito in tal senso dalla commissione guidata dal commissario Arcuri un importante programma di incremento della distribuzione di mascherine negli istituti scolastici di tutta la penisola.

Proteste, scioperi e tante polemiche dopo l’obbligo della mascherina per i bimbi

Nonostante il provvedimento sia finalizzato ad essere un’ulteriore misura preventiva di impedimento della circolazione del virus nelle scuole, molti genitori e tanti sindaci e presidi hanno manifestato il proprio deciso dissenso in merito.

Non è servito a calmare gli animi e ridurre le polemiche l’appello della dottoressa Antonella Viola, immunologa dell’Università di Padova e direttrice scientifica dell’Istituto di ricerca pediatrica Irp-Città della Speranza. La ricercatrice ha voluto infatti sottolineare come questa sia una decisione che non crea alcun rischio o problema ai bimbi, ma anzi rappresenti una misura preventiva ulteriore e necessaria in un momento particolarmente complicato e che vede i numeri del contagio in netto rialzo.

Queste spiegazioni scientifiche e provenienti da fonti accreditate non hanno però convinto e smosso dalle proprie posizioni centinaia di genitori e presidi che negli ultimi giorni hanno manifestato contro il provvedimento.

Sono giunte da quasi tutta Italia al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, numerose petizioni firmate anche da molti sindaci che si scagliano convinti contro l’utilizzo della mascherina da parte dei bambini all’interno della scuola. Pur capendo le esigenze del governo molti genitori sono preoccupati che il continuo impiego della mascherina possa creare effetti anche psicologici sul proprio bambino.

Dal Trentino alla Basilicata, passando per il Lazio, si sono mosse associazioni e gruppi chiedendo un cambiamento significativo della nuova normativa. Dalla Val di Fiemme e dalla Val di Fassa giungono notizie di scioperi organizzati degli studenti di elementari e medie, mentre da Civitavecchia è la voce del sindaco ad alzarsi indirizzata al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Il gruppo Genitori Consapevoli dalla Basilicata ha addirittura coinvolto il difensore civico regionale.

Iniziative di solidarietà e impegno sociale

Tra le tante proteste che la decisione del Governo ha determinato, ecco invece alcune iniziative e campagne a favore dell’uso della mascherina. L’Ospedale Bambino Gesù di Roma, affiancato dalla Figc, ha dato vita al progetto “Azzurri Mask, i campioni portano la mascherina“.

Attraverso le pagine social ufficiali l’istituto clinico romano e la Federazione Italiana Gioco Calcio hanno coinvolto i calciatori delle Nazionali maschile e femminile per promuovere l’uso corretto delle mascherine.

Visualizza questo post su Instagram

È arrivato 'Azzurri Mask', il nuovo filtro Instagram creato dall'Ospedale insieme alla Federazione Italiana Gioco Calcio per promuovere l'uso della mascherina. Il filtro è un effetto che può essere selezionato mentre si scatta una foto o si registra un video su Instagram. Azzurri Mask posiziona sul volto una mascherina: è possibile scegliere tra 2 modelli toccando lo schermo. Una volta scattata la foto, l'utente potrà condividerla come storia sul proprio profilo Instagram, aiutando l'Ospedale e la FIGC a diffondere la cultura della mascherina. Nei prossimi giorni gli atleti delle Nazionali di calcio maschile e femminile sosterranno sui loro profili l'iniziativa💪🏻 Puoi partecipare anche tu! Per utilizzarlo, basta andare su Instagram, scorrere con il dito verso destra e selezionare il primo effetto disponibile. A quel punto, scegliere ‘Sfoglia gli effetti' e cercare ‘Ospedale Bambino Gesù'. Da quella schermata, si potrà selezionare il filtro ‘Azzurri Mask' e scattare una foto o registrare un video. Noi siamo pronti a condividere tutte le vostre storie contenenti il tag @ospedalepediatricobambinogesu #yesmask #azzurrimask #figc #vivoazzurro #ospedalepediatricobambinogesu #siallamascherina #Covid19 #sarscov2 @azzurri @azzurrefigc @yes_mask

Un post condiviso da Ospedale Bambino Gesù (@ospedalepediatricobambinogesu) in data:

Proprio con lo scopo di avvicinare i più giovani ed istruirli circa la fondamentale importanza di indossare anche a scuola il dpi, gli Azzurri in questo periodo stanno sostenendo attraverso i propri canali Instagram la campagna di sensibilizzazione. Il team dell’Ospedale alla guida dell’iniziativa ha già presentato un’offerta che permette di scegliere tra 12 speciali mascherine con colori diversi inerenti la Nazionale Italiana di Calcio.

Il video della settimana

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *