Maschietto o femminuccia? La delusione che si cela dietro la preferenza che non osiamo esprimere

Uno dei momenti più attesi nel corso della gravidanza è quello in cui mamma e papà scoprono il sesso del nascituro. Attorno alla rivelazione ruotano scommesse clandestine, calcoli astrali basati su calendari cinesi, previsioni e magheggi con il pendolo, perizie tecniche sulla forma del pancione eseguite con discutibili unità di misura, leggi di Mendel riviste da Topo Gigio e chi più ne ha più ne metta.

Oggi però non siamo qui per stabilire quale tra queste teorie fantascientifiche vince sulla banale legge del 50 e 50, ma vogliamo cercare di capire cosa accade nella testa di mamma e papà quando i loro pensieri si colorano definitivamente di rosa o di azzurro.

Un sorriso è di certo il punto di partenza, ma quante sfumature si nascondono dietro ad esso? Siamo davvero sicuri che la mamma che ha sempre sognato di vestire la sua bimba con gonne e lustrini, o quella che immagina di educare un piccolo principe o, per par condicio, il papà orgoglioso di tramandare i trucchi del mestiere al suo erede maschio o diversamente colui che sogna di essere il primo vero amore della sua principessina, restino indenni davanti alla scoperta di un film che cambia colore? Siamo realmente esenti da un piccolo, piccolissimo pensiero di sconforto?

O magari le preferenze ci rendono solo umani?

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Il sentimento della delusione di genere e il forte messaggio di Nicole Shamlin su Tik Tok

Un forte messaggio, forse un tantino teatrale ma ormai la teatralità non ci sconvolge più di tanto, arriva da Nicole Shamlin.

Mamma bis, che su Tik Tok condivide un video per normalizzare e legittimare il sentimento di passeggera delusione che sfiora la mente di un genitore quando il sesso del bambino non è quello sperato.

Nicole condivide il video del suo gender revel party, in cui lei e il marito vengono sommersi per la seconda volta da coriandoli e polverina azzurra. I due sorridono e saltellano felici, come vuole il copione di una delle feste più strumentalizzate nella storia della gravidanza. Shamlin scrive: “questo è ciò che tutti hanno visto al nostro gender revel”. Nella seconda parte del video si mostra però a letto, affranta e intenta a pensare alla principessa rosa che in cuor suo tanto sognava.

@nicoleshamlin #greenscreenvideo Gender disappointment is real. I only felt that way for a day. Now we are beyond excited and thankful.💙💙💙VIDEO IDEA FROM @patricialeeann09 #genderdissapointment #boymom #genderreveal ♬ that way slowed – vibe sounds

Cosa possiamo dire a questa mamma? Potremmo arrabbiarci con lei e farle notare che il suo pensiero è superficiale oppure potremmo cercare di comprendere un piccolo momento di debolezza che, a vedere dai molti commenti sotto al video, sembra coinvolgere molti più genitori del previsto.

Gli hater e i moralisti ovviamente non sono mancati. “Bullshit! L’importante è che sia sano.” “Pensa alle povere donne che non possono avere figli!” “Non meriteresti un secondo figlio.” “Pensa al tuo povero bambino quando un giorno vedrà questo video.”

Non sono qui per incarnarmi nella giustizia universale, né tantomeno metterò i buoni a destra e i cattivi a sinistra, o viceversa, ma mi prendo la responsabilità di affermare che una buona risposta alla cattiveria gratuita è, l’altrettanto gratuito, silenzio.

E se quello deluso fosse papà? Il reel di Beatrice Valli e Marco Fantini

E visto che di genere si parla, vi propongo ora un esempio al maschile. Non occorre infatti andare oltre oceano per trovare un video che testimoni tale sentimento.

Poche settimane fa l’influencer milanese Beatrice Valli e suo marito Marco Fantini hanno condiviso un reel che li ritrae nel momento in cui Bea svela a Marco il sesso del loro terzo figlio (già genitori di due femmine, oltre ad un maschio avuto da una precedente relazione di lei).

Ebbene sì, il loro amore si è tinto per la terza volta di rosa e la faccia del Marchini non lascia spazio a molti dubbi: questa volta avrebbe desiderato un maschietto. Marco commenta con ironia gli anni rosa che lo aspettano, tra unicorni, spazzole e brillantini, accompagnati ancora una volta dalla colonna sonora di Frozen.

Sul piatto abbiamo quindi la medesima reazione che può coinvolgere, in modo più o meno manifesto, una mamma o un papà. Reazione superficiale? Del tutto imperdonabile? O forse solo un sentimento passeggero che non va stigmatizzato ad ogni costo?

Con ironia salveremo il mondo da pensieri superflui e negativi

Vorrei rassicurare i lettori che nessun bambino è stato maltrattato per la stesura di questo articolo e che il bene incondizionato che si prova per un figlio è stato tutelato.

Parola di una femminuccia che mamma e papà hanno creduto maschio fino all’evidenza, a cui è stata preparata una cameretta verde pisello decisamente meno principesca di quella rosa confetto della sorella maggiore. Lo ammetto il colore della camera l’ho un po’ sofferto, e ci rido ancora sopra, ma l’amore di mamma e papà non l’ho mai messo in discussione.

Il video della settimana

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