Mattoncino Braille per i bimbi non vedenti: l’iniziativa dalla Lego (VIDEO)

La Lego Foundation lancerà nel 2020 dei speciali mattoncini dedicati ai bambini non vedenti.

Il progetto dei mattoncini Braille della Lego

Già nel 2011 l’Associazione danese ciechi aveva presentato un progetto per creare dei mattoncini adatti ai bambini non vedenti o ipovedenti; nel 2016 anche la Fondazione brasiliana Dorina Nowill aveva sollecitato il noto marchio di mattoncini e adesso, grazie alla collaborazione con altri paesi quali Gran Bretagna e Norvegia, il progetto sta prendendo piede.

Il lavoro sta molto a cuore dalla Lego anche perché il suo Senior Art Director Morten Borde soffre di una patologia che lo sta portando alla cecità e la sua sensibilità al problema lo ha spinto a collaborare alla creazione dei Lego Braille Bricks. Qui sotto il video del grande annuncio su Twitter.

Cosa è il metodo Braille

Il Braille è un sistema di lettura tattile per i non vedenti codificato nella prima metà del XIX secolo da Louis Braille: i non vedenti usano delle tavolette o dei fogli sui quali sono incisi tridimensionalmente dei punti; questi punti sono posizionati in maniera tale da indicare ciascuna lettera dell’alfabeto e l’utente riconoscerà la lettera in base alla loro posizione. Questo metodo è stato risolutivo per i non vedenti che sono riusciti a sentirsi più inclusi nella società dal momento che hanno potuto con facilità leggere, studiare, laurearsi come qualsiasi altra persona.

Ultimamente l’utilizzo degli audiolibri ha sostituito l’uso delle tavole Braille e nonostante i vantaggi, molti esperti hanno lamentato questa tendenza, dal momento che è il Braille l’unico modo per poter imparare a leggere e quindi a studiare. Per questo motivo la Lego ha pensato a introdurre i Lego Braille Bricks.

I mattoncini Braille per tutta la famiglia

I mattoncini Braille hanno sulla loro superficie in tre dimensioni gli stessi punti del metodo Braille affinché il bimbo non vedente possa leggere cosa vi è scritto sopra e giocare con grande tranquillità. C’è da sottolineare che questo gioco vuole essere inclusivo, ovvero vuol coinvolgere tutta la famiglia o la classe: per questo vicino alla scrittura Braille è stata aggiunta la lettera corrispondente cosicché fratellini, genitori e compagni di scuola possano giocare tutti insieme.

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