Meningite: 5 cose da sapere sui vaccini

Il meningococco è il batterio più temuto, perché causa la forma più aggressiva della malattia. L’unica prevenzione possibile sono le vaccinazioni, ma quali fare ai bambini?

La meningite, un’infezione pericolosa

Il Neisseria meningitidis, ovvero il meningococco, insieme allo Streptococcus pneumoniae, lo pneumococco e l’Haemophilus influenzae sono i batteri responsabili della meningite. Questa malattia del sistema nervoso centrale, che provoca l’infiammazione delle meningi, le pareti che ricoprono il cervello, è molto pericolosa a qualsiasi età.

La sua forma virale è molto diffusa e con una diagnosi veloce si riesce a combattere, ma quella batterica ha conseguenze molto gravi. Oltre a causare un ritardo mentale, la paralisi, la cancrena degli arti o la sordità può portare alla morte. In alcune circostanze, quando è così forte, nel 5-10% dei casi anche chi è vaccinato rischia di perdere la vita.

I vaccini contro il meningococco per i bambini

L’unica prevenzione possibile per la meningite è l’immunizzazione. Ecco 5 cose che dobbiamo sapere sui vaccini:

  1. Esistono diversi sierogruppi del meningococco; i più diffusi in Italia sono quello B e C, a cui si aggiungono anche quelli A, Y, W135 e X. Per questo esistono vari tipi di vaccini.
  2. L’età più a rischio comprende i bambini al di sotto dei 5 anni e gli adolescenti nella fascia d’età tra i 12 e 21 anni.
  3. Esistono tre tipologie di vaccino anti-meningococco quello per il tipo B, quello C e il  tetravalente, che protegge da A, C, W e Y.
  4. Il vaccino per il meningocco B viene somministrato in 3 dosi  al terzo, al quarto e al sesto mese di vita e un richiamo viene richiesto al 13° mese. Quello contro il ceppo C, invece, è composto da una dose che viene eseguita tra i 13 e i 15 mesi, mentre il tetravalente viene fatto nell’adolescenza ed è consigliato a chi viaggia nei paesi a rischio.
  5. I vaccini sono raccomandati, ma non obbligatori e per le fasce d’età segnalate sono gratuiti.

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