Mia e papà Arnaldo: storia di un’attesa

Ci sono coppie di genitori per cui “l’attesa” non è il periodo della gravidanza, ma il tempo necessario perché il bambino che hanno scelto di adottare entri a far parte della loro famiglia.

Arnaldo Funaro, copywriter di professione e papà, ha deciso di condividere la sua attesa, quella che, dopo due anni, ha portato la piccola Mia nella sua vita.

Un bimbo mi aspetta: storie di mamme, papà e bambini in attesa

“Alle mamme non ancora mamme. Ai papà non ancora papà. E ai bambini che li aspettano per diventare finalmente figli”.

Questa è la descrizione della pagina con cui papà Arnaldo dà il benvenuto sulla sua pagina Facebook a tutti quei genitori che si ritrovano a condividere l’esperienza dell’attesa, e dove lui ha deciso di raccontate la sua, di attesa. Un periodo lungo due anni, fatti di incontri con assistenti sociali e giudici, di esami, di scartoffie, di lotte, ma pieni di tanta speranza di riuscire, alla fine, ad abbracciare quella figlia tanto desiderata: Mia.

Arnaldo racconta come la sua pagina Facebook sia nata per condividere le difficoltà legate alla lentezza della burocrazia, al senso di colpa per “non averci provato prima”, e come, pian piano, altri aspiranti genitori nella sua stessa situazione si siano avvicinati, raccontando le loro esperienze, le loro gioie, le loro delusioni.

Leggendo i post e i commenti, veniamo resi partecipi della storia di Arnaldo e di sua moglie, dei loro travagli e della loro felicità quando, finalmente, sono potuti volare fino in Cina per portare a casa la loro principessa. Ma non solo. Conosciamo altre persone che hanno intrapreso il loro stesso percorso, quello dell’adozione, che “è come un parto, solo con un travaglio più lungo“.

Un diario, una pagina Facebook e un libro per dare coraggio

La condivisione del percorso di questa coppia, iniziata per sentirsi meno soli e connettersi con altri nella loro situazione, è diventata anche un libro, che uscirà presto.

Lo scopo del diario, della pagina Facebook e del libro – dichiara l’autore – è quello di dare coraggio. Perché in molti si arrendono ma in fondo a questo percorso ci si può arrivare, si deve sapere questo: è lungo ma alla fine il risultato c’è, c’è una famiglia“.

Il video della settimana

2 commenti

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Nel mio profondo e’ sempre esistito la parola DARE.E ci siamo riusciti ,sono volati i 5 anni d’attesa.Alti e bassi, ma quando c’ e’ questo tipo d’amore così’ forte, tutto si supera. Come avremmo voluto ripetere questo… Per continuare a DAREEEEE.

  2. Una gravidanza dura al massimo 9 mesi un adozione più o meno dai tre hai quattro anni sempre se si prende la strada giusta…..le storie sulle adozioni sono spesso dolorose lunghe….ma bellissime