Nasce un bambino: ecco i 5 consigli più assurdi che vi daranno

Eccolo, finalmente è li tra le vostre braccia: il sospirato pargolo che avete tanto sognato ora è una vociante realtà. Ma non fate in tempo a prenderne coscienza, che siete già sommerse dai consigli: e non sto parlando delle sane indicazioni, magari richieste (ma non sempre) di infermiere e ostetriche, ma dei bislacchi suggerimenti che i familiari ritengono indispensabili per la crescita di un figlio sano.

Prendersi cura ed educare il vostro primogenito (perché poi con i secondi non parla più nessuno) significa dribblare nell’ordine:

–     Non prenderlo in braccio altrimenti lo vizi. Ovviamente questa frase riferita ad un bimbo di pochi giorni, non solo non ha senso, ma è anche velata di una leggera crudeltà. Il neonato ha un unico mezzo di comunicazione: il pianto. Se è sporco, se ha fame, se si sente solo, piange. E voi dovete prenderlo in braccio, fargli sentire che ci siete…perché siete tutto il suo mondo!

–     Il vino/spumante/birra fa buon sangue. Che l’alcool faccia male ai bambini è provato: non è né nutriente né necessario, e al parente che il giorno di capodanno insiste con questa storia, illustrate pure i danni che provoca un eccessivo consumo di bevande alcoliche….piazzandogli davanti uno specchio.

–     Bumba, tetè & Company: parlare il bambinese ai bimbi, non li aiuta a parlare. Li costringe a dover prima imparare ad esprimersi con determinate parole, e poi ad essere costantemente corretti dalle maestre all’Asilo fino al ritorno al nostro bistrattato italiano.

–     Avere i capelli lunghi toglie energia: ebbene pure questa potrebbe capitarvi di sentire. Sarà difficile spiegare che i capelli sono i medesimi, sia che siano lunghi 5 centimetri o un metro e che non si rinforzeranno, nonostante costringiate la vostra vanitosa figlia di due anni ad avere un taglio da Soldato Jane. Il tasso di crescita è biologicamente predeterminato e la struttura resterà sempre uniforme.

    Intingi il miele nel ciuccio: concludiamo con un grande classico. Chi ha fatto un figlio negli ultimi dieci anni, sa che c’è stata una sempre una maggiore attenzione all’alimentazione ad seno e al non utilizzo del ciuccio. Ma le nonne, che il ciuccio a voi l’hanno rifilato fino alle elementari, non se ne fanno una ragione, e al neonato recalcitrante cercano di infilare in bocca un ciuccio intinto nel miele, senza calcolare che attraverso di esso possono essere introdotte nell’organismo spore di botulino, un batterio capace di produrre una pericolosa tossina.

Morale della favola: l’essere “antico” può essere un valore aggiunto se parliamo di mobili o libri, ma quando si tratta di figli meglio essere contemporanei…e aiutate anche i vostri parenti prossimi a diventarlo!

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