‘Non ce la faccio più’: il messaggio di una 14enne in DAD alla mamma

Il messaggio è stato scritto da Alice alla sua mamma ed è un chiaro segnale di disagio. Il pc per la ragazza quattordicenne è diventato tutto il suo mondo da quando la scuola impone la didattica a distanza.

“Sono uscita per rilassarmi, non ce la faccio più”

In zona rossa la scuola è a distanza, ma non solo. I ragazzi possono ormai avere uno scambio con gli amici solo attraverso i social e le videochiamate. Insomma per loro il pc è diventato l’unico modo per relazionarsi con il mondo esterno.

E così travolta dal suo disagio, qualche giorno fa Alice ha spento il computer alle 11.50 anche se le lezioni sarebbero terminate alle 16.00 e ha deciso di uscire. La madre che era al lavoro, ha provato a chiamare Alice sul cellulare, ma la ragazza non rispondeva perché lo aveva lasciato a casa. L‘ansia della mamma non si è placata fin quando la figlia non è rientrata e ha spiegato che la didattica a distanza la stava annientando. Solo in quel momento la madre ha compreso quanto Alice stesse soffrendo.

La ragazza infatti aveva scelto con entusiasmo il liceo artistico “perché adora l’arte, lei guarda i film sulla vita di Van Gogh, che è il suo artista preferito, e si commuove“. La madre è un avvocato e ha deciso di postare su Facebook un piccolo racconto dell’accaduto per discuterne con altri genitori. La risposta è stata quasi immediata e la donna si è ritrovata una bacheca piena di commenti.

Io cerco di incoraggiarla non le dico che al suo posto con i miei compagni avremmo occupato la scuola per giorni e che non sarebbero bastate le forze dell’ ordine per buttarci fuori.
Mi mordo la lingua non posso dirle queste cose
Oggi accade questo e sono incazzata, raccolgo le sue lacrime e le prometto che farò qualche cosa.

I commenti del web

La donna ha così riattizzato il dibattito sugli effetti della dad sui ragazzi. Il disagio di Alice infatti è simile a quello di tanti bambini e adolescenti che da oltre un anno, non riescono a vivere la scuola in modo sano. Il rapporto con i professori ed i coetanei, è filtrato da un video e reso anche più complesso da una connessione spesso ballerina a causa del sovraccarico delle linee.

Soprattutto per gli adolescenti la situazione è critica anche perché sono in una fase della crescita in cui il confronto con i coetanei è prezioso. Il mondo di Alice è perciò condiviso da tutti gli alunni che a fatica, cercano di affrontare il disagio della didattica a distanza. I commenti dei genitori al post della madre della ragazza sono accomunati da un senso di impotenza di mamma e papà di tutta Italia che non sanno più come aiutare i propri figli. C’è chi segnala disturbi alimentari, attacchi di panico, scatti d’ira e chiusura al dialogo, chi invece si è rivolto ad uno psicologo per riuscire ad offrire un sostegno in un momento così difficile.

La madre di Alice ha partecipato alla manifestazione per chiedere al Governo il ritorno in aula in sicurezza per tutti gli studenti. Il mondo della scuola aspetta risposte che forse si avranno nel prossimo decreto.

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