Non solo matematica, negli USA si va a ripetizione di Fortnite

Dagli Stati Uniti arriva una strana notizia: i genitori pagano tutor per i figli, perché imparino a giocare a Fortnite. È un videogioco con più di 125 milioni di utenti, di Epic Games, dove è disponibile la modalità tutti contro tutti, dove i personaggi devono procurarsi il necessario dall’ambiente di gioco.

Come in ogni attività serve costanza per ottenere buoni risultati, e molti genitori hanno deciso di favorire i figli non solo pagando lezioni private tradizionali ma anche tutor di questo gioco.

Il fenomeno eSports

Molti genitori in USA sono disposti a pagare 25$ l’ora per aiutare i figli a diventare giocatori abili, specializzati nella modalità “battle royale” dove un gruppo iniziale di 100 giocatori online compete per la supremazia.

Una inchiesta del The Guardian ha segnalato alcuni siti, come Gamer Sensi, dove si possono assoldare i tutor. Sono giocatori professionisti di eSport, spesso coach di squadre virtuali. L’approccio è simile a quello di un buon insegnante, con sessioni che comprendono l’analisi degli errori, delle statistiche e del video.

I tutor forniscono indicazioni strategiche e di comunicazione, fondamentale in un gioco che è anche cooperativo.

Cosa c’è dietro ai tutor?

Fin qua sembra la solita moda destinata a sparire senza lasciare tracce, ma la questione è più complessa. Negli USA gli eSports stanno ottenendo un grosso successo, tanto che alcune università, a fianco delle squadre di sport tradizionali hanno iniziato a finanziare i team eSports.

Per gli studenti americani si tratta di un’occasione per accedere ad una borsa di studio, indispensabile per entrare all’università, viste le rate esose dei college. Molti dei tutor sono ingaggiati dalle squadre di eSport dei campus e ci sono sei videogiochi differenti a disposizione.

Al momento si tratta di un fenomeno localizzato, perché in Italia gli eSports generano un volume di affari non paragonabile a Corea e USA. Non sappiamo se gli Atenei italiani decideranno a loro volta di seguire questo modello, aprendo borse di studio per la formazione di team di eSports.

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