Non usare sarcasmo per chiedere aiuto ai mariti: le indicazioni del Governo malese per le donne

Il governo malese ha lanciato nei giorni scorsi una bizzarra campagna anti corona-virus rivolta alle donne sposate : nelle immagini si raccomandavano alcuni comportamenti da adottare durante il periodo di quarantena tra le mura domestiche.

La singolare campagna anti Coronavirus del governo malese

Il governo della Malesia, uno dei paesi asiatici più colpiti dal Covid 19, ha diffuso nei giorni scorsi una campagna anti Covid 19 rivolta soprattutto alle donne sposate.

La campagna sottolinea ovviamente l’importanza del rimanere a casa, ma detta alcune norme di comportamento davvero singolari al fine di “rendere le cose più facili in famiglia”.

Il governo malese infatti invita le donne a:

  • non trascurare l’aspetto fisico
  • truccarsi
  • non vestirsi “da casa”
  • evitare di infastidire il marito

Le dure critiche alla campagna malese

La campagna diffusa sui principali social network con l’hashtag #WomenPreventCOVID19, ha dispensato consigli attraverso una serie di immagini su “come mantenere relazioni positive in famiglia”, ovviamente destinate solo alle donne.

Nella campagna il ministero per le Donne, la Famiglia e lo Sviluppo delle comunità, inoltre suggeriva alle donne di evitare il “sarcasmo” chiedendo ai mariti di aiutarle nelle faccende domestiche, o di prenderlo in giro imitando la voce di Doraemon (sic!). Qualcuno infatti ha anche pensato che fosse un pesce d’aprile in anticipo. I cittadini malesi hanno però saputo rispondere con ironia sui social, con video e immagini dedicate allo strafalcione del governo malese.

Anche se le immagini sono state rimosse, molti utenti sono riusciti a fare screenshot dei post incriminati, immagini che adesso spopolano sui social malesi. Il governo si è poi scusato in una nota, ribadendo che l’intento non era quello di “offendere la sensibilità” di certi gruppi. Come se il problema fossero i soggetti sensibili e non la campagna fortemente discriminatoria nei confronti delle donne.

La campagna è stata attaccata duramente sui social e per questo il governo ha optato per la sua cancellazione, provvedendo in breve tempo alla rimozione di tutti i post ed immagini legati ad essa.

Il passo falso della campagna del governo malese

Molti commenti hanno criticavato in particolare la profonda miopia di una campagna del genere poiché uno dei maggiori problemi dello stare a casa è per molte donne quello della violenza domestica.

In Italia dall’inizio della quarantena sono diminuite in modo drastico le denunce e le segnalazioni ma non perché le violenze siano cessate ma perché le donne, relegate in casa con mariti violenti, non hanno modo di denunciare. Per questo i prefetti hanno ricevuto specifiche direttive per garantire sostegno alle vittime di maltrattamenti familiari anche in questo difficile periodo.

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