Pancia gonfia? Proviamo la dieta FODMAP

Soffrire di pancia gonfia è un disagio che accomuna uomini e donne, in misura stimata del 20% della popolazione italiana.

Quando si affronta questo argomento, è come entrare in un campo minato: accanto alla presenza di alimenti che, per il loro contenuto, possono essere responsabili della nostra pancia gonfia, ci sono anche altre cause, ben più serie che possono essere all’origine della pancia gonfia. Pensiamo, ad esempio, alla presenza di gastriti o calcoli; in ogni caso, è possibile fugare ogni dubbio rivolgendoci a uno specialista.

Qualora il problema sia solamente alimentare, una volta esclusa qualche intolleranza specifica (come al glutine o al lattosio), una delle soluzioni per ridurre gli effetti del nostro disagio è rivolgerci a una dieta specifica elaborata nel 2001 da alcuni ricercatori della Monash University di Melbourne, Gibson PR e Shepherd SJ.

La dieta FODMAP

Tale dieta si focalizza sui cibi qualificati come Fermentabili Oligo- Di- e Mono-saccaridi e Polioli (da cui FODMAP), che comprendono alimenti che il nostro intestino fa fatica ad assorbire: per chi volesse seguire questa dieta, ci sono due fasi.

  1. La prima prevede l’eliminazione completa di alcuni alimenti considerati resposansabili della pancia gonfia;
  2. La seconda comporta una reintroduzione graduale degli stessi, cercando di capire quali sono quelli che ci fanno stare male (e, quindi, eliminarli per sempre dal nostro regime alimentare).

Cosa eliminare dal regime alimentare

Fra gli alimenti che vanno banditi nella prima fase, ci sono:

  • i latticini che contengono lattosio (come ad esempio il latte di mucca, di capra);
  • i cereali (come la pasta di grano, il farro, l’orzo, la farina bianca e integrale);
  • i legumi; 
  • alcune verdure (come l’aglio, la cipolla, la verza, il cavolfiore, i funghi);
  • alcuni tipi di frutta (come le albicocche, le mele, le nespole).

Naturalmente, prima di intraprendere la dieta FODMAP in autonomia è consigliabile rivolgersi a un medico e chiederne il parere, di modo da farci supervisionare da una figura competente in materia.

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