Parto e scelta dell’ospedale: ecco le cose da tenere a mente

E’ di fondamentale importanza all’avvicinarsi della conclusione della propria gravidanza scegliere l’ospedale perfetto. Tante mamme hanno già individuato istituto clinico e dottore che dovrà occuparsi della nascita del loro bimbo, altre invece rimangono indecise fino alle ultimissime settimane, e si perdono tra specializzazioni, reparti e strutture private più o meno organizzate presenti nelle vicinanze di casa.

Proviamo a capire quali pratici consigli e quali suggerimenti potrebbero risultarti davvero utili nella scelta dell’ospedale, e magari anche del tipo di parto che vuoi portare a termine.

Parametri da tenere in considerazione per la scelta dell’ospedale

Sono davvero numerose le strutture ospedaliere pubbliche o private che si occupano di gravidanze. Inizia con il valutare attentamente i numeri e gli interventi che ogni istituto sanitario compie periodicamente, partendo dall’arco dell’ultimo anno ad esempio.

Oggi infatti realtà ospedaliere che non raggiungono un certo livello di professionalità e un preciso numero di parti completati con successo vengono spesso sostituite da altre molto più specializzate. Cerca di individuare perciò ospedali attrezzati e adibiti a gestire il parto anche in caso di urgenza, con un pronto intervento attivo 24 ore su 24.

Oggi molti ospedali espongono il Bollino Rosa, simbolo di eccellenza nella gestione di tutte le pratiche del parto. Assicurati anche che la struttura ospedaliera che stai scegliendo garantisca un’assistenza a te e al tuo bimbo completa e puntuale anche per l’immediata fase post-parto.

A volte alcune strutture private o semi-private offrono servizi più completi, un percorso di affiancamento personalizzato e sono più confortevoli rispetto ad istituti pubblici. Chiaramente tendono a variare in tal senso anche i costi, di solito superiori anche di parecchio nel settore privato.

Tutti i criteri per scegliere l’ospedale in cui partorire

Le cose a cui devi prestare attenzione per vivere un parto perfetto sono davvero tantissime. Stila una lista delle cliniche e dei centri ospedalieri limitrofi a casa tua e vai a visitare di persona in anticipo quelle che maggiormente ti ispirano fiducia. Considera poi le percentuali delle singole procedure di parto: da quelli indotti (che non dovrebbe superare il 10-15% del totale annuo), a quelli effettuati con taglio cesareo, fino ai parti in acqua.

Chiedi informazioni su come vengono normalmente gestite tutte le operazioni del parto e della fase immediatamente successiva. Informati in particolar modo sulla pratica di utilizzo di farmaci, sul tipo di anestesia che viene impiegato per le mamme, sulla possibilità di far assistere il papà o parenti stretti nella sala del parto e sul modo di gestire il rapporto tra mamma e bimbo una volta nato.

Per quest’ultimo punto per esempio alcune strutture ospedaliere garantiscono la possibilità per ogni mamma di tenere il proprio bambino nella stanza con sé dopo il parto, secondo la modalità definita rooming-in. Altri istituti invece potrebbero adagiare il tuo bambino fin dalle prime ore post parto in apposite culle termiche collocate nella sezione nido del reparto di ostetricia. In quest’ultimo caso potrai vedere tuo figlio in alcuni momenti e orari selezionati della giornata, e procedere all’allattamento al seno proprio in queste finestre temporali.

Un ultimo consiglio che può esserti molto utile per scegliere l’ospedale migliore è quello di valutare se si tratta di una struttura di primo, secondo o terzo livello, cioè che tipo di assistenza può offrire al neonato, soprattutto se si paventa la possibilità di un parto prematuro o con complicazioni. Il terzo livello è quello da preferire in questi casi.

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