Quando il figlio non riconosce l’autorità dei genitori: identikit del bambino ‘simmetrico’

Spesso ai giorni nostri ci troviamo davanti a bambini “difficili” che non riconoscono l’autorità genitoriale. Il bambino simmetrico non vede il genitore come figura autorevole ma come suo pari, il genitore e più in generale gli adulti possono essere giudicati e contestati.

Quali sono i tratti che definiscono il bambino ‘simmetrico’

Questi bambini sono una copia in miniatura dei genitori e per tale motivo vengono definiti anche “bambini specchio“. Non riconoscendo l’autorità dell’adulto, il bambino si pone in contrapposizione alle decisioni non solo dei genitori ma di altre figure, come gli insegnanti. Viene spesso etichettato come “difficile”, poiché ritiene di poter criticare i metodi d’insegnamento andando anche a contestare i giudizi.

Questo tipo di comportamento nei bambini è stato ampiamente analizzato e delineato da Claudia Messing, psicologa Argentina che ha studiato diversi bambini e il suo lavoro è ampiamente trattato nel libro “Come si sentono e pensano i bambini oggi. Ricerca sulla simmetria del bambino con l’adulto. Risorse per l’educazione, l’educazione e la clinica dei bambini e dei giovani“.

Il bambino simmetrico : le motivazioni

Diventare genitori non è impresa facile e nessun figlio nasce con il manuale delle istruzioni. Oggi i neo-genitori tendono spesso ad assumere atteggiamenti amicali e poco autorevoli. Dagli anni ’70 il ruolo del genitore è stato rivoluzionato ed ha via via perso l’autorità in favore di un maggiore scambio di comunicazione. E talvolta si è arrivati ad aver perso anche l’autorevolezza della figura genitoriale. Questo genera confusione nel bambino portandolo a ritenere il genitore pari a lui. Le idee del genitore hanno lo stesso valore delle sue, se in contrasto il piccolo ‘punta i piedi’ tentando di imporre le proprie perché sono le uniche corrette.

Le ricadute relazionali per il bambino simmetrico

Per questo motivo, un bambino simmetrico tende ad essere l’imitazione del genitore dal quale assorbe anche traumi e paure irrisolte. Con i coetanei non riesce a stabilire un rapporto empatico poiché ritiene corretto solo il suo pensiero.
Queste caratteristiche lo portano a ritenere di essere autonomo in tutto e per tutto, di non avere bisogno di nessuno. In realtà non viene sviluppata una corretta identificazione di sé. La sua bolla va a crollare nel momento in cui, crescendo, la vita lo mette alla prova. Si trova a scoprire le proprie inadeguatezze e questo genererà insicurezze e scarsa fiducia in sé stesso.

Cosa possiamo fare per aiutare il bambino simmetrico

Secondo gli studi della Dottoressa Messing per aiutare questi bambini il lavoro coinvolge tutta la famiglia, si devono recuperare i ruoli famigliari e le peculiarità del singolo.
Non affrontare questa problematica in fase giovanile andrà a ripercuotersi sulla vita adulta del bambino. Da adulto tenderà a non riuscire a staccarsi dalla famiglia, non cercherà di costruire una propria vita autonoma. Il fenomeno non è legato ad un legame profondo con i genitori, ma alla scarsa sicurezza in sé stesso e alla scarsa capacità di adattamento e di uscire dalla sua “comfort zone”.

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