Quando il riciclo è un’arte, lo si trova al museo

Molto spesso si sente dire “l’arte del riciclo” riferito a tutte quelle persone creative che, con materiali in disuso o che dovrebbero essere gettati via, riescono a dare vita a nuovi oggetti, più o meno funzionali, ma sicuramente decisamente originali.

Quando però il riciclo diventa una vera e propria passione, con gusto per l’estetica e il design, allora si può veramente parlare d’arte a 360 gradi.

Artisti che danno vita a particolari sculture, realizzate completamente con materiali destinati alla discarica, trovano spazio in un museo virtuale dedicato proprio a questa forma d’arte, il Museo del Riciclo.

Quest’anno il Museo del Riciclo prenderà forma e vita reale, ospite per la 4° volta dello spazio fieristico di Rimini, dedicato alla green economy, Ecomondo.

In quest’occasione da non perdere, dal 6 al 9 novembre, si potranno osservare da vicino delle sculture create dal genio interpretativo di alcuni giovani artisti, Paolo Lo Giudice, Davide Lazzaroni e Gaetano Muratore. Le loro creazioni si rifanno al mondo dei robot, per questo hanno utilizzato in modo innovativo e inedito vecchi elettrodomestici e materiali di scarto che avrebbero dovuto concludere la loro prima vita in mezzo ai rifiuti.

Paolo Lo Giudice, medico e “artista in prestito”, propone sculture che esprimono il suo grande spirito d’osservazione che ne mette in luce sentimenti e anima. Tra le sue opere esposte, “Angolo re-moto”, una coppia seduta su una panchina e un improbabile bassotto nella scultura “Il calore di un amico”.

Davide Lazzaroni reinterpreta la natura con i suoi insetti futuristici creati con vecchi motori elettrici, lampade, una vecchia stufa e un ferro da stiro che con le sculture “Ape Regina” e “Dragon Fly”.

Gaetano Muratore, artista dalla straordinaria manualità, con il riciclo artistico di alcuni elettrodomestici, propone i suoi “Androidi sognanti”.

Un appuntamento davvero interessante per tutti coloro che amano il riciclo, ma anche l’arte in tutte le sue forme.

 

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