Richard Scarry contro gli stereotipi di genere: le due versioni del Libro delle Parole

Non tutti lo sanno ma il “Libro delle Parole”, uno dei più celebri libri illustrati per bambini realizzati da Richard Scarry, è stato editato in una seconda versione senza alcuni dei più classici stereotipi di genere.

Le due versioni del libro di Scarry

I bambini di tutto il mondo hanno letto i libri di Richard Scarry, l’illustratore originario di Boston che con la sua matita ha dato vita a un mondo di animali antropomorfi che ancora oggi riscuotono un discreto successo… ricordate Zigo zago ?

Tuttavia non molti sanno che l’autore statunitense, scomparso nel 1994 e capace di vendere oltre 300 milioni di copie, aveva realizzato ben due versioni diverse de “Il libro delle parole”, uno dei suoi bestseller, per dare un forte segnale contro gli stereotipi di genere, ma non solo. Infatti nel 1980 Scarry firmò una versione alternativa di “Best Word Book Ever”, titolo originale del libro illustrato dato alle stampe nel 1963 affinché fosse più al passo coi tempi.

La scoperta di un giornalista americano

A segnalare la differenza tra le due edizioni de “Il libro delle parole” (un volume pensato per far scoprire le parole ai più piccoli) è stato tempo fa Alan Taylor, giornalista di The Atlantic, una rivista americana che si occupa di cultura e letteratura.

Dopo aver notato alcuni particolari nell’edizione in possesso dei suoi figli, Taylor ha deciso di fare un confronto col libro regalatogli dai suoi genitori negli Anni Sessanta, pubblicando in seguito su Flickr alcune foto in cui comparava i due volumi. “Avevo una grande familiarità con quel libro di Scarry quando ero bambino” ha detto il giornalista, rivelando il motivo per cui ha catalogato le principali novità introdotte da Scarry nella nuova edizione e in cui la figura femminile è presente tanto quella maschile.

Le otto differenze nell’edizione del 1980

La versione aggiornata de “Il libro delle parole” vede infatti Richard Scarry introdurre otto differenze principali, a cominciare dalla copertina dove il poliziotto diventa donna e si vede un Gatto papà che spinge un passeggino (e non più la mamma).

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Per quanto riguarda le hostess, l’autore ha eliminato gli aggettivi discriminatori come “affascinanti” e si accenna anche alla variante maschile della professione, ossia gli steward.

In una successiva illustrazione dedicata alle festività vediamo accanto al Natale la “Chanukkah” ebraica.

Non solo: alla mattina il marito Orso non aspetta più che sia la sua compagna a preparargli la colazione, mentre nella casa dei Conigli papà aiuta la mamma in cucina, mostrando che anche gli uomini danno una mano ai fornelli.

Infine, in alcune illustrazioni anche le donne possono essere scienziate o “fire fighter” (pompieri), mentre ad essere salvato da un incendio è questa volta un “gatto in pericolo” e non per forza una “signora bella e spaventata”.

Un’ultima modifica riguarda la lettera “i” che nell’alfabeto di Scarry non restituisce più una raffigurazione stereotipata degli Indiani nativi d’America ma un semplice cono gelato (“ice cream”).

È confortante notare come un autore così prolifico come Richard Scarry non abbia esitato a modificare i suoi libri best seller, scrollandosi di dosso un bel po’ di vecchi stereotipi culturali. È anche la dimostrazione che i suoi libri continuano ad essere venduti in tutto il mondo, e che bisogna sempre portare attenzione ai valori che trasmettiamo ai bambini.

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