Ritorno a scuola, secondo un rapporto britannico più vantaggi che rischi

Il rientro a scuola può avvenire in tutta sicurezza o comunque con un livello di rischio molto basso: dopo gli appelli di scienziati e pedagogisti, nelle ultime ore è arrivata una confortante notizia da parte del Public Health England.

Pochi rischi per il rientro a scuola

Il ritorno a scuola di milioni di studenti presenta più vantaggi che rischi. È questa la conclusione a cui arriva un documento stilato nel Regno Unito dal Public Health England: dal 1° giugno solamente 70 bambini su 1,6 milioni (0,004%) sono risultati positivi al Covid-19, la maggioranza dei quali erano asintomatici e inoltre nessuno è stato ricoverato in ospedale. Tali dati sono confortanti in merito ai rischi di trasmissione del virus in ambito scolastico e spingono i governi di tutta Europa, compreso quello italiano, a non ritardare ulteriormente la riapertura a settembre: “La priorità è ritornare a scuola, altrimenti sarebbe una catastrofe generazionale” ha detto a tal proposito António Guterres, segretario generale dell’ONU.

Meno ansia e regole di buon senso

La possibilità di riaprire le scuole non è fondamentale solo dal punto di vista educativo per i più piccoli, ma consentirebbe a tanti genitori di poter ricominciare a lavorare a pieno ritmo: ovviamente sono necessarie regole di comportamento condivise e ragionevoli per consentire una riapertura che non abbia interruzioni e consenta ai bambini il ritorno a una vita normale. Regole troppo ferree, modellate su quelle che già devono rispettare gli adulti, sono invece difficili da applicare a scuola: per questo il rapporto britannico e diversi studi epidemiologici dal resto del mondo tranquillizzano le famiglie sottolineando l’impatto minimo della riapertura degli istituti sull’andamento sull’epidemia. Dunque, pur continuando a rispettare le consuete norme igienico-sanitarie per evitare un aumento dei contagi, si deve tener conto che i bambini “non sono una fonte comune di trasmissione”: infine un’ulteriore chiusura delle scuole pregiudicherebbe le opportunità di apprendimento e causerebbe gravi danni per quanto concerne lo sviluppo socio-psicologico dei bambini, nonché un declino cognitivo e pericolose forme depressive.

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