Scuola: torna il voto in condotta e avrà impatto sulla media

18 aprile 2024 –

Novità in campo di valutazioni scolastiche introdotte dal Ministro dell’Istruzione Valditara: il voto in condotta sarà reintrodotto nelle scuole medie e superiori, farà media in pagella e non solo, un 5 in condotta implicherà la bocciatura.

Importanti cambiamenti a scuola

Negli ultimi mesi si è parlato molto di voto in condotta a scuola: dopo l’episodio dei ragazzi promossi con il 9 in condotta, dopo aver sparato con pistola ad aria compressa ad un’insegnante, è stato necessario ripensare all’influenza di tale voto sulla valutazione finale degli studenti.

Dopo una serie di discussioni tra esperti e tecnici del Ministero dell’Istruzione, circa l’adozione del provvedimento, si è arrivati alla conclusione che il voto in condotta sarà introdotto nuovamente e inciderà sulla media complessiva.

Molta attenzione dovrà quindi essere data, da parte del singolo studente, all’aspetto comportamentale durante le ore trascorse a scuola.

Una novità che si distacca totalmente dalla riforma della Ministra dell’Istruzione in carica nel 2017, Valeria Fedeli, la quale prevedeva un giudizio sintetico al posto del classico voto in condotta.

L’attuale Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha parlato di ”ripristinare la cultura del rispetto”, in riferimento, quindi, all’affermazione della figura autorevole del docente, che spesso viene dimenticata.

Torna il voto in condotta e il peso in pagella

E così è stato approvato al Senato, mentre deve essere ancora approvato alla Camera, il nuovo disegno di legge sulla scuola (Ddl N. 924bis), che introduce importanti novità per la valutazione della condotta degli studenti. Tra le principali misure:

Voto in condotta in decimi e bocciatura:

  • Alle scuole medie e superiori il voto in condotta tornerà ad essere espresso in decimi, non più con giudizi come “ottimo”, “distinto”, “sufficiente”.
  • se nell’arco di un quadrimestre alle scuole medie un voto inferiore a 6 in condotta in una valutazione periodica (quadrimestrale) obbligherà lo studente a partecipare ad attività di cittadinanza attiva e solidale.
  • Un 5 in condotta, che potrà essere assegnato per mancanze disciplinari gravi e reiterate, comporterà la bocciatura automatica o la non ammissione all’esame di Stato.

Debito formativo in educazione civica alle superiori:

  • Alle scuole superiori, un voto in condotta pari a 6 comporterà un debito formativo in educazione civica, da recuperare entro settembre tramite un elaborato critico.
  • Il voto sul comportamento peserà anche sui crediti necessari per l’ammissione all’esame di maturità: il massimo punteggio verrà assegnato solo agli studenti con un voto in condotta pari a 9 o 10.
  • in caso di sospensione: se è fino a due giorni, lo studente dovrà presentare un elaborato; se è superiore a due giorni, lo studente dovrà svolgere atti­vità di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate.

Per quanto riguarda invece la scuola primaria, la principale novità è il ritorno ai giudizi sintetici: partendo da gravemente insufficiente fino a ottimo, annullando quindi la riforma del 2020 che introdusse le valutazioni (in via di prima acquisizione, base, intermedio, avanzato).

Alcuni punti del nuovo decreto sottolineano delle importanti novità, come il debito in Educazione civica in caso di voto in condotta pari a 6 (se inferiore, prevista la bocciatura), oppure come il voto incida sull’ammissione all’Esame di Stato.
Infine, in caso di sospensione superiore a 2 giorni, dovuta a comportamenti non accettabili in classe, lo studente sarà tenuto a svolgere attività civiche in strutture convenzionate.

Un passo in più per la lotta al bullismo

Uno degli obiettivi principali del nuovo Decreto, è senza dubbio la lotta al bullismo, fenomeno ancora troppo presente nelle scuole, soprattutto in età adolescenziale.
Come ha spiegato il Ministro, riportare una maggiore attenzione al voto in condotta può essere un mezzo efficace affinché gli studenti adottino un comportamento corretto nei confronti del docente e dei compagni.

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