Striscioni e letterine: ecco come i bambini combattono il coronavirus

In questi giorni di apprensione, mentre ascoltiamo preoccupati il bollettino giornaliero che ci comunica i risulta della dura lotta che medici e operatori sanitari combattono per tutti noi nelle corsie degli ospedali, sono in particolare i bambini a darci messaggi di speranza.

“Caro papà” – lettera a un super eroe

Pubblicata su un gruppo Facebook, ha fatto subito il giro del web, andando a intenerire famiglie di tutte Italia, la letterina di un bimbo scritta in occasione della Festa del papà.

Il racconto parla di un papà che ogni giorno si veste “con un tutone e una maschera” e con grande forza combatte questo “mostro”, un mostro che raggiunge così anche l’immaginazione dei bambini, che con cieca fiducia aspettano con speranza di tornare a scuola.

“Forza papà, tu e i tuoi colleghi ce la farete a distruggerlo”, scrive il piccolo autore. Sotto la foto della pagina di quaderno, tantissimi commenti e gli auguri a tutti i medici che lavorano instancabili per tutti noi.

“Andrà tutto bene” – un messaggio di speranza per tutti

Alle 18:00 appuntamento in balcone per cantare l’Inno di Mameli, alle 12:00 un applauso per tutti gli operatori sanitari. Queste alcune delle iniziative che da giorni cercano di spezzare il ritmo lento dei giorni di quarantena, per strappare un sorriso e un moto di speranza soprattutto a chi vive in solitudine queste lunghe giornate.

Non manca anche qui il contributo dei più piccoli che con tempere e pennelli hanno decorato lenzuola e cartelloni, creando striscioni colorati che ora volteggiano dalle finestre di case e palazzi di tutta Italia: un arcobaleno, il tricolore e il messaggio “andrà tutto bene”.

Un bambino di Prato ha voluto però fare qualcosa di più: oltre ad appendere il cartellone fuori dalla sua finestra, ne ha realizzato uno per gli anziani ospiti di una Rsa a Vaiano, dove lavora sua sorella, per cercare di rallegrare anche le loro giornate con un pensiero positivo. Per recapitare il cartellone colorato alla struttura, il bimbo ha chiamato il 112 e i carabinieri hanno esaurito il suo desiderio: hanno prelevato lo striscione e lo hanno portato a destinazione.

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