Tanzania: il primo parco giochi adatto anche ai bimbi disabili

Grazie all’idea di un’associazione Calabrese, in Tanzania è stato realizzato un parco giochi davvero unico, che si sviluppa in perfetta armonia nel contesto della zona e che è appositamente progettato per ospitare a far divertire anche i bambini con disabilità fisiche.

Un parco giochi a misura dei bimbi disabili

Questo parco giochi “inclusivo”, unico nel suo genere nel continente africano, si chiamo Parco Piero Romeo 2 (gemello del parco Giochi Piero Romeo, che si trova a Cosenza) ed è ubicato all’esterno della scuola primaria di Ipogolo. Una realtà realizzata grazie all’iniziativa dell’associazione La terra di Piero che si occupa di molteplici iniziative benefiche ad opera del suo fondatore Piero Romeo.

Tra i bambini che studiano in questa scuola vi sono due classi formate appunto da bambini con diverse difficoltà e l’idea del parco giochi e nata proprio con l’intento di dare a tutti i bimbi la possibilità di partecipare alle attività di gioco all’aperto, con strutture specifiche per le loro esigenze e senza barriere architettoniche.

Tutte le strutture grazie alle rampe di accesso, sono fruibili da coloro che si muovono su sedie a rotelle, le altalene sono pensate per dondolare in sicurezza i bimbi in carrozzina, vi sono interessanti percorsi tattili che stimolano la curiosità dei bimbi non vedenti, giostre e molti giochi multi sensoriali.

Tutti i giochi sono sicuri e perfettamente a misura di questi bambini diversamente abili ma con tanta voglia di giocare.

Fonte: Facebook @Piero Lato

I sorrisi dei bambini non devono incontrare barriere: ora anche in Tanzania il primo parco giochi inclusivo

Questo semplice concetto purtroppo non è affatto scontato, troppo spesso constatiamo che le varie aree gioco presenti nelle nostre città o nei luoghi di villeggiatura, non consentono l’utilizzo ai bambini che hanno difficoltà motorie e addirittura a volte costituiscono un pericolo per la loro incolumità.

Ora anche in Tanzania vi è un’area dove tutti possono giocare, crescere ed esplorare e, ciò che più è importante, vivere, almeno nel momento del gioco, la meraviglia di vedersi tutti uguali, facendo sparire quei dettagli che sottolineano le differenze.

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