In risposta al crescente fenomeno dell’eccessiva medicalizzazione del parto, un numero consistente di donne ha deciso di andare controcorrente, optando per un travaglio casalingo, proprio come abbiamo visto fare in tante pellicole vintage.
L’iniziativa dell’ostetrica Valentina: "Ora il travaglio, presto anche il parto in casa"
L’ostetrica Valentina Pozzer, in collaborazione con la psicologa Consuelo Scalzeri, ha fondato a Rovereto, la sua città natale, uno studio medico che offre assistenza a domicilio alle future mamme.
A tal proposito la professionista ha dichiarato: “Per ora ci limitiamo a garantire a domicilio tutta l'assistenza, travaglio compreso. Ovviamente siamo in stretto contatto con l'ospedale visto che, al momento, non ci sentiamo pronte di far nascere il bambino in casa”.
Insomma, per ora solo la fase del travaglio avviene tra le più confortevoli mura domestiche, ma si tratta di un chiaro segnale che le cose stanno cambiando: anche in Italia, infatti, come già avviene in numerosi Paesi europei, il parto in casa non è più considerato un tabù, bensì un’alternativa valida al tradizionale parto in ospedale.
il vento potrà pure cambiare ma io sono contraria e non ci partorirei mai in casa….
Sono scelte ma non le condivido…durante il parto possono accadere tante cose inaspettate e spiacevoli sia per la mamma che per il bebè, quindi continuo a pensare che sia meglio partorire in ospedale.
infatti per partorire in casa occorre che ci sia un ospedale a massimo quindici minuti di macchina proprio per i rischi che possono sorgere anche all’ultimo minuto !
Io non vedevo l’ora di andare all’ospedale quando ho sentito le prime contrazioni mi sentivo più sicura lì e appena ricoverata mi sono rilassata
Concordo
Cmq quale nuova idea è l’acqua che balla fa nascere bimbi da anni in casa
Io ho fatto il travaglio a casa con la mia ostetrica e a otto cm sono andata a partorire in ospedale .farei questa scelta mille volte
Bella idea ma io mi sento più sicura in ospedale
Carla Riccio
Abito a due passi dall’ospedale, ma durante il parto ho avuto una complicanza tale che se avessi voluto partorire in casa avrei perso mia figlia perché non avremmo avuto il tempo di arrivare in ospedale! E’ bellissima l’idea di partorire nella propria casa, il senso di “nido” e vera accoglienza del piccolo in famiglia… ma prima di fare scelte “azzardate” è bene pensare ai pro di partorire in un ospedale, meglio non rischiare secondo me
Non vorrei sembrare di parte…ma sono un’ostetrica..ho frequentato le sale parto x vent’anni e consentitemi, penso di avere un minimo di esperienza.Il travaglio é un’evento fisiologico,troppe volte medicalizzato,per non parlare dell’evento parto!!quanti ce sarei si registrano ogni anno?pensate davvero che siano tutti dipendenti da patologie ostetriche? Sono eventi naturali che vanno assecondato con la giusta responsabilità! Un’ostetrica é capace di riconoscere una patologia durante un travaglio!Sono favorevole al travaglio a casa x tanti motivi;la tranquillità, la presenza del marito o di qualsiasi familiare giovi alla paziente.Sull’ evento nascita si può discutere,ma tenete presente che il PARTO É UNA COSA NATURALE!!difficilmente si creano distocie!!è spesso si fanno anche troppe chiacchiere x giustificare i cesarei!
Non c’è posto più sicuro dell’ospedale…il parto in casa non lo concepisco assolutamente !
Invece di andare avanti si vuole andare indietro !!
Non potremmo più ritenerci più dei validi prodotti naturali. Perciò credo che l’uomo debba voltarsi indietro e osservare dall’alto della proprio realtà per chiarire tutti quei dubbi, perplessità riguardo alla vera natura delle cose.
(Partorire naturalmente in un bacile d’acqua sorgiva) con accanto una persona competente che sia in grado di sostenere l’insorgere di possibili piccoli disagi post parto, potrebbe caratterizzare un atto, un innovazione tecnologica decisamente superiore rispetto a quella proposta dalla normale medicina moderna.
Buon parto e buona vita.