Trento, vaccini paragonati all’Olocausto: polemica per un manifesto No Vax

A Trento sta facendo discutere un manifesto No Vax che negli ultimi giorni gira per le strade della città e in cui i bambini non vaccinati sono paragonati alle vittime della Shoah.

Il cartellone No Vax a Trento

Il manifesto della discordia gira da qualche giorno per le strade di Trento e dopo che le foto del maxi-cartello sono state condivise sui social network, la questione ha coinvolto anche diversi esponenti politici a livello nazionale: su una vela pubblicitaria ideata dal movimento SiAMO, avvistata per le strade del capoluogo trentino, viene fatto un parallelismo tra i bambini vittime della Shoah (“non ariani”) e quelli che oggi non vengono vaccinati dai propri genitori e a cui è precluso l’ingresso a scuola per l’obbligo vaccinale.

La storia si ripete” è lo slogan in calce manifesto in cui vengono affiancate la foto di una bambina con la divisa a righe tipica dei campi di concentramento nazisti e quella di un’altra non vaccinata: inoltre nella parte superiore si contesta la cosiddetta immunità di gregge, spesso invocata dalla comunità scientifica quale soglia di sicurezza, definendola come una “teoria discriminatoria”.

Le reazioni del mondo scientifico e politico

A stretto giro di posta, quando la notizia della vela pubblicitaria si è diffusa in Rete, sono arrivate diverse condanne all’iniziativa No Vax, anche a causa dell’ashtag #vaccinazismo che identifica la campagna e che ha iniziato a circolare sui social: tra i primi a scagliarsi contro l’accostamento tra la vaccinazione dei bambini e la tragedia dell’Olocausto c’è stato il virologo Roberto Burioni che ha commentato il manifesto citando un celebre aforisma di Einstein.

 

Inoltre a insorgere non sono stati solo alcuni consiglieri della Giunta comunale di Trento che hanno parlato di “oltraggio e spregio della storia” e chiesto al primo cittadino di evitare che il cartellone itinerante circoli ancora, ma pure Alleanza per Israele: attraverso un comunicato del suo presidente, l’associazione ha parlato di “contenuti deliranti” a proposito del manifesto e di offesa di milioni di vittime della Shoah se si immagina un parallelismo tra la persecuzione delle persone non di razza ariana durante gli anni Trenta e l’obbligo di vaccinazione odierno imposto ai bambini per poter accedere a scuola.

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