Emanuele, il bimbo italiano malato come Charlie Gard

Una storia tutta italiana dà speranza ai genitori del piccolo bambino inglese Charlie Gard a cui i medici, tra qualche giorno, staccheranno la spina dei macchinari che lo tengono in vita.

Emanuele, malato come Charlie, vive e dipinge

Chiara Paolini è una delle tante mamme coraggio, che dalla provincia di Lucca sta diffondendo la sua esperienza. Anche suo figlio è affetto da deplezione del DNA mitocondriale, la stessa malattia genetica di Charlie Gard: a creare la differenza tra i due piccoli è solo il tipo di gene malato che porta alla stessa malattia. La mamma italiana però ha potuto battersi e continuare a lottare per suo figlio che adesso ha nove anni e anche se ha molti problemi fisici riesce a comunicare, ad andare a scuola, a dipingere e a essere felice.

Il Papa a sostegno della famiglia di Charlie Gard

Questa storia mostra un’altra prospettiva, dà una speranza e anche il Papa in questi giorni ha voluto lasciare dei messaggi a favore della vita. Prima in un tweet ha dichiarato che bisogna “Difendere la vita umana, soprattutto quando è ferita dalla malattia“. Poi ha fatto sapere di essere vicino ai genitori affinché non venga trascurato il loro desiderio di accompagnare e curare fino alla fine il piccolo Charlie.

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24 commenti

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  1. Attorno alla salute di questo bambino vi è un dibattito mediatico.Cosa sia giusto fare difficile da capire e comprendere, da una parte la scienza(medicina) dall’altra una questione esistenziale(religiosa).comunque vada scelta giusta o sbagliata chi paga in primis e’ lui.Ricordiamoci comunque che ogni giorno c’è chi nasce e chi muore

  2. Emanuele non ha la stessa patologia di Charlie, la sua malattia era diversa ed è stato possibile fare una terapia per farlo tornare a vivere. Charlie non è come lui e non esiste cura che può salvarlo. Perchè fornire notizie false? perchè continuare a illudersi che Charlie può tornare normale? E’ come gettare fango sulle sofferenze di quel bambino. Dovreste vergognarvi.

  3. Per quanto la malattia sia la stessa la differenza della mutazione di un gene fa tanto ,il bimbo inglese non ha la stessa prospettiva di vita di questo bimbo italiano,in quanto dopo qualche mese di vita è già in stato vegetativo ,quindi fare un paragone non porta a niente ,ma solo a dare false illusioni.

  4. La vita non si tocca è Di Dio…..bisogna solo sostenere ,aiutare ,curare ,è amare ,chi soffre…fin quando il Signore dal cielo lo dona….la vita va sempre difesa…
    Mio pensiero