Il contrattempo è quella cosa che non solo può rovinare la giornata di una mamma, ma può renderla addirittura in incubo. 

Perché non si tratta che so, di un’unghia rotta (che già quella…), ma di contrattempi che riguardano i figli, in genere malati o coinvolti in qualche evento catastrofico.

Chi non si è mai ritrovato al mattino nella merda, e non intendo solo quella piacevole diarrea che ricopre il neonato fino al collo e anche oltre? 

Il contrattempo è dietro l’angolo: che abbiate appuntamento dal dottore, che abbiate in programma di vedere quell’amica che non vedevate da tre anni e di passaggio solo quelle due ore in città, o ancora che abbiate il colloquio della vita o la riunione dell’anno… Nessuno la scampa.

Se siete mamme di un solo figlio, casalinghe e coi nonni a disposizione, sicuramente il giorno in cui avete fissato quell’esame prenotato sette mesi prima vostro figlio avrà il vomito a spruzzo e i nonni saranno in crociera.

Se siete mamme di più figli, casalinghe e  con una nonna a disposizione, sicuramente mentre uno ha il cagotto l’altro non potrete portarlo a scuola perché pure la nonna avrà il cagotto.

Se siete mamme lavoratrici di un solo figlio e coi nonni a disposizione, pregate che lo sciopero improvviso ci sia in un giorno diverso da quello del burraco.

Se siete mamme lavoratrici con due figli e nonni a disposizione, vi auguro di abitare accanto a loro così potete schiaffargli quello malato e portare a scuola l’altro. 

Se siete mamme lavoratrici con più figli e senza nonni a disposizione… Siete Dio.

E come si risolve il contrattempo?

  1. Prevedere qualsiasi tipo di catastrofe, dalla malattia allo sciopero all’attentato al terremoto.
  2. Fare una lista a secondo di ogni catastrofe e della gravità di ciascuna: in questa lista inserite in ordine di praticità, di bontà e di debito nei vostri confronti tutte le persone e i santi a cui potete affidarvi.

Se la tecnica previsione/lista di soccorso non funziona, nascondetevi al buio sotto le coperte e restate così finché il contrattempo non passa, funziona sempre.

In alternativa provate a chiede al padre, si sa mai. 

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