Imparare ad essere ordinati giocando

Avete presente quella sensazione di soffocamento e confusione che sentite quando nella vostra camera qualche abito o accessorio è fuori posto? Niente in confronto alla casa di una mamma, vissuta da uno o più bambini che si divertono a rovesciare intere ceste di giocattoli a terra lasciandoli sparpagliati al termine della giornata. Possiamo insegnare ai nostri figli ad essere ordinati giocando? Sembra un controsenso ma è la miglior soluzione al problema.

Insegnare il senso dell’ordine ai piccoli, sin dai primi mesi di vita si può – anzi si deve.

Se alcuni bambini mostrano una innata predisposizione all’ordine degli spazi esterni, tutti gli altri non possono che trarne giovamento: la precisione, la ripetizione e la costanza delle cose al loro posto aiutano i bambini a sentirsi protetti e al sicuro, ed a riconoscere, anche negli spazi fisici, una routine ben precisa.

Ma come fare?

È possibile iniziare ad insegnare ad essere ordinati ai bambini di pochi mesi, agendo ovviamente sulla leva del gioco.

Organizzate gli oggetti per aree tematiche (possono essere divisi per funzione – libri, macchinine, bambole, oppure per colore) e posate a terra numerose scatole colorate, sopra le quali avrete applicato un adesivo relativo a ciascuna categoria tematica definita.

Spingete ora il piccolo ad inserire ciascun gioco all’interno della scatola di riferimento, sottolineando ogni successo con frasi di rinforzo positivo.

Anche con i bambini più grandi si può continuare a giocare: provate a suggerire ai piccoli una gara a chi riordina la cameretta per primo, o a chi piega bene i vestiti entro un tempo definito.

Unica regola? Non mettete in palio nessun premio: i piccoli devono capire che ci sono modalità di comportamento che vanno rispettate senza chiedere nulla in cambio!

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