A quali primi importanti controlli sottoporre i neonati pretermine?

I neonati pretermine richiedono qualche attenzione in più rispetto agli altri bebè, vediamo quindi il calendario corretto per seguirne tutte le fasi di crescita.

Quando un bambino nasce prima del previsto, è necessario che sia seguito al meglio, così da evitare possibili complicazioni. L’assistenza neonatale, sia in ospedale che a casa, consente però di regolare la crescita e lo sviluppo dei neonati pre-termine e di consentire loro di portarsi al passo con i loro piccoli coetanei. Proprio grazie a cure mirate e a controlli regolari, negli ultimi quarant’anni la mortalità dei bimbi prematuri, con peso inferiore a 1,5 Kg, si è ridotta di ben cinque volte.

La prima ora di vita dei neonati pretermine

La prima ora di vita è chiamata “golden hour” perché è fondamentale per la salute del bambino prematuro, che deve essere assistito, in base ai casi, con dei trattamenti specifici. Questi possono riguardare: termoregolazione, rianimazione cardiorespiratoria, nutrizione parenterale e terapia antibiotica.

Le cure assegnate in questo momento e nei giorni che lo seguono sono importantissime per lo sviluppo neonatale anche a lungo termine. 

Le cure a casa

Se è essenziale monitorare il bebè nelle sue prime ore di vita, allo stesso modo è necessario essere ben informati su cosa fare al rientro a casa, nella cosiddetta fase di “follow-up”. I neonati pretermine sicuramente condurranno una vita normale, così come i loro coetanei, ma avranno bisogno di controlli maggiori. 

L’aiuto del pediatra

Se il vostro bimbo è nato prima del termine, sarà necessario affidarsi a un neonatologo o a un pediatra in modo che lo specialista segua passo dopo passo le sue fasi di crescita. Pertanto, il dottore verificherà a intervalli regolari: il peso, la crescita in altezza e la circonferenza cranica del bebè.

Inoltre, dovrà costantemente tenere sotto controllo la sua nutrizione (favorendo, quanto più possibile, l’allattamento al seno) e sottoporre il bimbo a controlli neurologici, per impedire il rischio di deficit neuromotori, maggiore nei nati prematuri.

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