La sindrome da secondogenito: come riconoscerla e prevenirla

L’arrivo di un secondo figlio è un momento di gioia: tuttavia chi è già mamma, avendo sperimentato in precedenza cosa significhi mettere al mondo un bambino, vivrà la nuova gravidanza in maniera diversa, con un approccio e una consapevolezza maggiore. Paure, timori ed emozioni sono e saranno sempre presenti, ma l’esperienza che si vivrà con il secondogenito porterà i mamma e papà a comportarsi in un altro modo e, di conseguenza, la personalità del nuovo arrivato risentirà di tutto ciò, maturando una specifica personalità.

Mai sentito parlare della cosiddetta sindrome da secondogenito? Nell’articolo cercheremo di definire di che cosa si tratta, quali sono i tratti caratteristici e come prevenire questa condizione psicologica del bambino.

La sindrome da secondogenito: che cos’è?

Nonostante i classici stereotipi sul carattere del primo o del secondo figlio, è un dato di fatto che l’atteggiamento di mamma e papà verso i secondogeniti spesso sia diverso rispetto al primo bambino. Non si sta chiaramente mettendo in dubbio l’amore che i genitori provano per il bambino, tuttavia avendo sperimentato una serie di “prime volte” con il figlio maggiore, l’approccio e l’atteggiamento saranno differenti. Attenzione: non peggiori, ma diversi. Inevitabilmente tutto ciò potrebbe riflettersi sulla personalità del secondo bambino, che potrebbe manifestare la sindrome da secondogenito.

I tratti caratteristici della sindrome da secondogenito

Anche se non tutti i figli minori manifestano la sindrome da secondogenito, vi sono dei tratti peculiari che possono aiutare a capire se il proprio bambino soffre o meno di tale patologia. I bambini possono manifestare il loro disagio tramite:

  • indifferenza
  • negatività
  • tendenza a isolarsi
  • mancanza di ambizioni
  • tendenza a mettersi nei guai per attirare l’attenzione degli adulti che li circondano

Tuttavia, la sindrome da secondogenito ha anche degli aspetti positivi sul bambino, quali:

  • più libertà di decisione grazie alla minor rigidità dei genitori
  • maggior indipendenza
  • più flessibilità e adattabilità a diverse situazioni
  • maggior competitività.

Superare la sindrome da secondogenito assieme

A questo punto la domanda sorge spontanea: come fare per prevenire la sindrome da secondogenito? Pur non essendoci delle regole fisse, ci sono dei consigli che i genitori possono mettere in pratica per accogliere nel miglior modo possibile il secondo arrivato. In primo luogo è necessario trattare nello stesso modo sia il maggiore sia il minore dei figli, evitando di fare paragoni o di addossare al figlio più grande determinate responsabilità nei confronti del più piccolo.

In secondo luogo si consiglia non coccolare in maniera eccessiva il più grande. Spesso questo accade poiché, con l’arrivo del secondogenito, si teme che il figlio maggiore possa soffrire o sentirsi escluso. Anche se è importante far capire al proprio bambino che lo si ama moltissimo, è necessario non cadere nell’estremo opposto, facendo sentire il secondogenito un intruso.

Inoltre è fondamentale lodare e mettere in luce le caratteristiche e i pregi di ambo i bambini, senza però metterle a confronto, ma sottolineando quanto siano speciali entrambi. Infine cercate di incentivare il rapporto e il legame tra i due fratellini, insegnando loro a volersi bene e a rispettarsi.

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