Infertilità maschile: cosa c’è da sapere

I figli che tanto desideriamo non arrivano e come coppia di aspiranti genitori ci poniamo subito una raffica di domande sulla fertilità. Cosa facciamo di sbagliato ? Cosa abbiamo che non va ? Un peso che spesso ricade solo sulla donna e meno sull’uomo, anche se si tratta del 50% dei casi di infertilità.

L’infertilità maschile è un problema a cui non si dà il giusto peso, ma è rilevante quanto l’infertilità femminile poiché causa una ridotta capacità riproduttiva da parte dell’uomo. Non sempre le cause di questa patologia sono chiare, ma in molti casi è possibile intervenire con successo e risolvere il problema.

Cos’è l’infertilità maschile

L’infertilità maschile è causata da una insufficiente produzione di spermatozoi o da una scarsa qualità degli spermatozoi stessi, che possono avere poca mobilità, problemi morfologici o a livello genetico. Questa patologia può avere diverse cause, sia genetiche che dovute a infezioni o comportamenti scorretti, come l’abuso di alcol, fumo o droghe.

Si calcola che circa il 7% della popolazione maschile oggi sia infertile e i numeri sono in netta crescita, soprattutto fra i giovani. L’infertilità maschile può essere primaria, se l’uomo non è mai stato in grado di avere figli, o secondaria, se ha già avuto bambini prima di sviluppare l’infertilità, ma può anche essere transitoria.

Una febbre forte, ad esempio, può rendere infertile un uomo anche per 60-180 giorni. L’infertilità maschile a volte è dovuta anche a comportamenti scorretti: l’abuso di droghe, fumo o alcol possono incidere sulla fertilità, così come l’obesità o cause ambientali come l’esposizione a pesticidi, solventi o fonti di radiazioni.

Trattamenti dell’infertilità maschile

In molti casi l’infertilità maschile può essere trattata con successo. Le cure dipendono ovviamente dalle cause che hanno portato all’infertilità stessa. Se questa è dovuta a un’infezione dell’apparato riproduttivo, antibiotici e antinfiammatori possono risolvere la situazione e ripristinare la fertilità.

Terapie mediche di vario genere possono ridurre anche l’infertilità dovuta a problemi ormonali, mentre in altri casi, ad esempio nel caso del varicocele, si ricorre alla chirurgia.

Bisogna però sottolineare che circa nel 30% dei casi i medici non riescono ad isolare le cause dell’infertilità e non è quindi possibile mettere a punto una terapia specifica. In caso l’infertilità maschile non sia curabile, è oggi possibile ricorrere alla procreazione assistita e alla fecondazione in vitro.

A chi rivolgersi se si sospetta di essere infertili

Una coppia viene considerata infertile se non riesce a concepire dopo un anno di tentativi. In circa la metà dei casi questo è dovuto ad infertilità maschile. Il medico di riferimento è l’andrologo, che si occupa di tutti i problemi legati allo stato di salute dei genitali maschili.

Se si sospetta un problema è bene prenotare una visita, ma sarebbe opportuno svolgere periodicamente delle visite di controllo, in modo da prevenire o identificare per tempo eventuali patologie, evitando che diventino gravi o possano generare problemi peggiori.

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