Anche le mamme adottive possono allattare: la storia di Alissa e Emelia

Alissa Saylor è una giovane donna statunitense che, grazie al protocollo di induzione all’allattamento, è riuscita ad nutrire con il suo latte materno la piccola Emelia, adottata nel 2017.

Allattamento indotto: cos’è e a chi può essere utile?

Quello dell’allattamento indotto è un processo che permette al corpo di ogni donna – salvo alcune eccezioni – di allattare al seno il proprio figlio pur non avendo attraversato la gestazione; parliamo di casi di figli adottivi oppure ottenuti attraverso una maternità surrogata.

Si tratta di un protocollo poco conosciuto che però ha già aiutato centinaia di donne, come Alissa, a soddisfare il loro bisogno di contatto con il bambino che, pur non essendo nato dalla mamma che lo crescerà, potrà ottenere il prezioso nutrimento direttamente dal suo seno.

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Fonte: Instagram

In un lungo post, pubblicato su Instagram, Alissa mostra la piccola Emelia di 16 mesi attaccata al suo seno e racconta di come quest’esperienza le sia servita a sentirsi utile per la bambina. Confermando che si tratta di una decisione che comporta molta fatica racconta:

Non sapevo se potevo continuare. Ho trascorso mesi a preparare il mio corpo per allattare. Mio marito sapeva che sarebbe stata una cosa speciale per noi se solo avessi superato tutte le difficoltà, quindi mi ha incoraggiato costantemente.

Alissa ha poi spiegato perché fosse così importante per lei allattare al seno la sua piccola Emelia, spiegando che:

Questa è stata un’esperienza molto curativa per me. Il mio corpo è stato in grado di nutrirla e aiutarla a crescere…qualcosa a cui non avevo preso parte prima che venisse da noi.

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Fonte: www.sayloring.com

L’allattamento: una scelta libera per ogni donna

Allattare al seno è una scelta che ogni donna deve assumere in modo sereno e consapevole. Decidere di nutrire il proprio figlio con il latte artificiale, per scelta o per necessità, non rende una madre meno amorevole o degna di essere chiamata tale.

Stesso discorso vale per la gravidanza: esistono molti casi in cui una donna non può vivere l’esperienza della gestazione, questo però non fa di lei una persona “rotta” o ” che non funziona”.

Alissa è un esempio di come il destino abbia dei piani meravigliosi per ognuno di noi e di come un evento, che appare sotto un’aurea negativa, diventi la più grande benedizione che si possa ricevere.

La storia di Alissa è il racconto di una doppia adozione – hanno infatti due bimbe adottive, la seconda è stata adottata nel 2018 – e di una autentico miracolo perché, in modo del tutto inaspettato, dopo anni di vani tentativi, Alissa porta ora in grembo due gemelle.

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For seven years I heard His whisper “my darling girl, I have greater plans than what you dream of.” We waited. We prayed. We broke. We mended. We TRUSTED. And we praised God for the work he was doing in us. In one fell swoop our hearts were made whole and our wildest dreams came true when Emelia entered our lives. The deepest prayer of my soul was to be a mother. I didn’t know how that would happen but when Emelia came to us, she made me feel complete… I felt healed. I truly felt all my prayers and sleepless nights were answered with something (someone) more precious than I could have hoped for. Then I heard that quiet voice like a soft breeze on my heart “but my darling girl, I have more for you”. And like an unexpected storm, bringing with it indescribable beauty, Olive entered our family and opened up a place in our hearts we didn’t even know existed. Our family is so much more than I ever imagined. We thought “surely this must have been God’s plan for us all along. Our family is complete. We have two amazing baby girls with spirits made for changing the world. We could not have asked for more”. But then… in the wildest most uncertain season of our lives…The voice, soft and sweet, I could almost hear the tender smile on His face as He revealed the most unexpected part of our story: “My darling girl. I have one more plan for your family. A surprise. I have wrapped two souls, two beating hearts, safely within your womb. Don’t be worried, I created you for this. You thought your family was complete and whole, but I always envisioned it differently for you. And it will be extraordinary. I am still here. Just as I was those seven years you waited and trusted and believed in me. Just as I was when you brought your first miracle baby home, and then your second. I will be here through this too.”

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