Campionato Mondiale di Nascondino: altro che Pokemon Go!

Tablet e smartphone sono ormai i compagni di giochi preferiti dai nostri ragazzi: non c’è bambino che non si diverta a passare mezzore a strisciare il suo indice su uno schermo piatto, con conseguenze non certo ottimali per la sua vista e per il suo fisico. Non è una novità che, negli ultimi tempi, siano in aumento i bambini che riportano difetti visivi dovuti all’eccesso di utilizzo di device mobili e problemi di sovrappeso.

A Como in arrivo la 6° edizione del Nascondino World Championship

La colpa di questa situazione è un po’ anche nostra: quali alternative sappiamo dare ai nostri figli per spendere il loro tempo libero? Proviamo una volta tanto a proporre giochi d’altri tempi e a stimolare il loro interesse e, forse, riusciremo a staccarli da pc e tv.

Un suggerimento per mettere da parte per qualche ora Pokemon Go e similari ci viene da Consonno, paesino in provincia di Como, dove nei primi giorni di settembre si terrà la sesta edizione del Nascondino World Championship che, avete capito bene, è la sfida mondiale di nascondino.

Iscrizioni aperte a grandi e piccini!

La manifestazione, ideata qualche anno fa, celebra il gioco di gruppo caro alla nostra generazione: 320 partecipanti, divisi in 64 squadre, si sfidano a nascondersi e cercare di liberare tutti, sfuggendo agli atleti di rugby e football che devono impedire il “tana-libera-tutti”.

Inutile dire che sono in molti gli appassionati a questo gioco che è riservato ai maggiorenni, per evitare che i piccoli partecipanti possano essere involontariamente più avvantaggiati degli altri.

Se ne abbiamo l’occasione, facciamo un salto a Consonno e lasciamoci affascinare dall’entusiasmo e dalla spensieratezza di questo campionato che saprà riportarci indietro nei verdi anni della nostra infanzia, ma anche sarà un’ottima occasione per insegnare ai nostri figli quanto possa essere divertente staccare la spina dai videogames e correre a perdifiato in un prato, vivendo un’esperienza di gruppo e aggregazione di cui oggi si è un po’ perso il senso.

Il video della settimana

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