Educazione motoria nelle scuole primarie con insegnanti specializzati: le novità dal 2022

Nella scuola primaria arriva dal prossimo anno scolastico, una nuova figura che va ad affiancare il maestro. Si tratta dei Docenti di Scienze Motorie, che si occuperanno dell’attività fisica degli scolari.

Un provvedimento atteso da molti anni

Parlando dell’introduzione dei Docenti di scienze motorie, il sottosegretario del ministero dell’Istruzione, Rossano Sasso, ha dichiarato che si tratta di un passo storico, che arriva dopo decenni di attesa e che va a rendere più ricco il sistema educativo della scuola primaria in Italia, sanando una situazione ormai divenuta critica e insostenibile.

La partenza di questa nuova attività è prevista per l’inizio del prossimo anno scolastico, 2022 / 2023 e inizierà con gli alunni delle classi quinte, per poi procedere, scalando ogni anno di una classe, fino ad avere gli insegnanti impegnati anche con le classi prime. Con questa novità si permetterà inoltre anche alle famiglie che non possono permettersi di iscrivere i figli alle società sportive, di praticare lo sport senza costi.

L’educazione fisica a scuola oggi

Attualmente l’educazione motoria è già inserita tra le materie del programma, ma questa attività viene svolta dai maestri che insegnano matematica o italiano e quindi senza una preparazione specifica nel settore. Una delle caratteristiche della scuola pubblica italiana, che in tanti hanno definito una “assurdità” e che con questa nuova soluzione verrà corretta. All’interno della Legge di Bilancio del 2022, il governo ha destinato per questa novità la cifra di 30 milioni di Euro.

Opinioni contrastanti

Se alla maggior parte delle persone coinvolte questa novità è sembrata una buona notizia non sono mancate alcune critiche da parte di alcuni insegnati della scuola primaria.
A parere loro insegnare educazione fisica nella fascia di età dai 6 agli 11 anni richiede competenze specifiche rispetto a praticarla con persone più adulte. Competenze che possiede solo il maestro unico a loro parere, anche se viene da pensare che ci sia un conflitto di interessi sul piano della questione occupazionale.

C’è poi chi si chiede se questo progetto sia realmente realizzabile considerando che molte scuole non dispongono di una palestra o di uno spazio dedicato a praticare lo sport.

Elogi invece dal mondo dello sport e soddisfazione da parte dei genitori che adesso potranno far praticare sport ai loro figli anche senza necessariamente ricorrere a servizi esterni e a pagamento, tenendo presente i benefici dell’attività fisica nei bambini.

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