Diventiamo genitori e tutti cercano di convincerci che qualunque cosa noi facciamo o diciamo lascerà un segno sui nostri figli. Nel bene e nel male.
Ma sarà davvero così?
Cioè, davvero se non leggo le fiabe prima di dormire non farò di mio figlio un buon lettore?
E davvero se non ci gioco lui soffrirà? Ma davvero dite? Ma chi di noi ha mai giocato ore coi genitori? E, soprattutto, a chi interessava farlo? Ma davvero preferivate giocare alle Barbie con la mamma invece che con le amiche? Io proprio no e non capisco per quale ragione i miei bambini dovrebbero pensarla diversamente e perderci il sonno se la mamma non ha voglia di giocare con loro.
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È bello ogni tanto giocare insieme, eh, ma, appunto, ogni tanto, motivo per cui diventa un momento speciale. Non credete?
Allo stesso modo, passare del tempo coi figli è meraviglioso quando abbiamo tutti la voglia di stare insieme. Noi e loro. Ma quando è una costrizione non solo è decisamente meno bello, ma può diventare un qualcosa di vicino all'incubo.
Perché ostinarsi a farlo, allora? Perché dicono sia vitale? Può essere, ma lo è anche rispettare la voglia di stare soli.
E vogliamo parlare dei lavoretti? Bisogna essere creative, mamme!
Se non fai degli aerei di carta su cui ci si può salire quasi davvero, sei out.
Se non tagli, cuci e attacchi bottoni, che un sarto è un dilettante, non sei nessuno.
Eppure, se penso alla mia amata mamma non la ricordo mai per un solo minuto armata di colla stick e forbici a zig zag. E sì che le voglio tanto bene, eh!
Avere del tempo da trascorrere coi figli significa prenotare delle attività, sì, perché la brava mamma deve fare così, pare: che poi sia il laboratorio di ukulele o quello di danza aborigena non importa: ciò che conta è che non interessi niente a nessuno, mi raccomando!
Lo dicono i test di pedagogia? Quelli che dovremmo leggere a quintalate, per poter poi capire che nessun libro dice lo stesso dell'altro, che non esiste un giusto e uno sbagliato, che i metodi educativi sono infiniti, così come le indoli dei ragazzini e le nostre.
E vogliamo parlare del divieto di mentire ai figli?
Che ora, molto spesso la sincerità è la miglior cosa, ma coi bambini altrettanto spesso una bugia può essere la scelta giusta.
Dire ai bimbi che non esiste Babbo Natale, quanta magia leva a un bambino? Quanto togliamo ai nostri figli con le nostre mani? E per cosa? Perché qualcuno dice che saremmo madri perfette se lo facessimo?
Può darsi.
Io, certamente, non lo sarò. E vivaddio!
Effettivamente nn ricordo nessun momento di gioco con mia madre, nessuna lettura e nessuna “esperienza”creativa insieme…però amo i libri, studiare, lavorare, fare tante amicizie e continuerò a volerle bene. Mah, chissà chi ha ragione, però, effettivamente io credo che dovremmo riporre blog, libri pedagogici, psicologi ecc e seguire il nostro istinto…ma soprattutto fare quello che amiamo fare con i nostri figli senza seguire le mode del momento…
Ai tempi dei nostri nonni ai bambini non era permesso neanche parlare in prenza degli adulti, figuriamoci se questi ultimi passavano del tempo a giocare con loro! Poi negli anni la cultura e il modo di percepire l’educazione sono cambiati…anche i tempi e i modi in cui si vive oggi l’infanzia certo, ma ora credo stiamo arrivando al limite opposto. Troppe attività, troppe responsabilità, troppo controllo. Una volta si diceva che il troppo storpia e credo valga anche per i nostri figli. Lasciare che imparino a giocare un po’ da soli, che abbiano del tempo per riposare, anche davanti alla tv o anche per annoiarsi…anche questi momenti per me sono utili. Viviamo in un mondo in cui noi adulti dobbiamo sempre correre come schegge impazzite, lasciamo ai bambini i loro tempi…finché possono.