Ezio Greggio e i suoi doni che hanno salvato molte vite

Ezio Greggio, uno dei volti più noti della televisione italiana e conduttore da anni di Striscia la notizia, dopo una brutta esperienza con il suo secondo figlio Gabriele ha deciso di donare un gran numero di incubatrici ai reparti ospedalieri che si occupano dei bambini nati prematuri. Tali donazioni hanno permesso fino ad oggi di salvare un gran numero di innocenti vite.

Ezio Greggio: dopo la paura per suo figlio, dona incubatrici per i neonati prematuri

Ezio Greggio è un personaggio televisivo conosciuto da tutti grazie alla sua ironia e la sua vena comica che lo hanno fatto amare dal pubblico di ogni età. Ezio Greggio però non è soltanto l’uomo divertente della tv ma anche una persona estremamente generosa.

Il conduttore infatti, alla nascita del suo secondogenito Gabriele, si è trovato di fronte ad una situazione davvero complicata. Il bimbo è stato trasferito in un reparto di terapia intensiva in quanto probabilmente aveva respirato del liquido amniotico. È in questa circostanza che il conduttore si è reso conto di quanto fosse complicato il compito di infermieri e dottori per aiutare i bambini nati prematuri. Pertanto in seguito ha incontrato il dottor Rondini, il quale lo ha messo al corrente delle complicata realtà: spesso è difficile trasportare i bambini dagli ospedali al centro di terapia intensiva.

Ezio Greggio e le incubatrici: oltre quindicimila bimbi salvi

Colpito da tale racconto, Ezio Greggio decide di donare numerose incubatrici agli ospedali per fare in modo che tanti bambini potessero essere salvati. Molte sono le città a cui le incubatrici sono state donate: tra le più importanti ci sono Genova, Pavia, Ancona, Torino, Reggio Calabria, Palermo e Olbia.

In circa venti anni il conduttore ha donato incubatrici per i bambini in più di settanta ospedali italiani che hanno salvato la vita ad almeno quindici mila bimbi. Quella di Greggio è stata una vera e propria opera di beneficenza: basti pensare che il costo di un’incubatrice si aggira all’incirca intorno ai 40mila euro fino ad arrivare ad un massimo di 60mila euro.

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