Filippine: le mamme hanno finalmente fino a 100 giorni di maternità pagata

Nelle Filippine il 20 febbraio scorso il Presidente Rodrigo Duterte ha firmato un decreto Legge che concede alle donne lavoratrici 105 giorni di ferie retribuite all’anno.

Filippine: 100 giorni di congedo

Lo scopo di questa nuova legge è quello di offrire alle mamme che lavorano un sostegno grazie al quale hanno l’opportunità di passare più tempo con i loro figli.
Si tratta di un importante passo in avanti considerando che prima di questa legge il congedo di maternità era di soli 60 giorno, ovvero due mesi.
Oltre a questa novità così eclatante, nel decreto che è stato firmato e approvato dal Presidente filippino viene stabilito che le madri single hanno diritto a 15 giorni in più di congedo, inoltre per tutte le mamme è stato disposto un congedo supplementare di 30 giorni non retribuiti.

Questa nuova legge offre sostegno a tutte le madri lavoratrici, non viene fatta alcuna differenza che tiene conto della mansione e del settore in cui si lavora. Inoltre, la legge abbraccia anche le donne che hanno subito un aborto o che non hanno portato la gravidanza a termine.

Congedo di 100 giorni: una legge accolta con entusiasmo

La legge che porta da 60 a 100 i gironi di congedo di maternità è stata accolta con grande entusiasmo da tutto il Paese: politici e cittadini.

Il senatore Risa Hontiveros ha commentato le neo-legge parlando di una grande vittoria per tutte le donne filippine, di un importante passo in avanti in cui le madri e le famiglie vincono conquistando un diritto fondamentale per ogni Paese civile.

Il senatore ha poi continuato ammettendo che in questo modo le famiglie avranno la possibilità di trascorrere una quantità di tempo maggiore con il loro figli, riuscendo a creare ricordi duraturi che sono fondamentali per lo sviluppo dei bambini.

Anche il segretario del lavoro Silvestre Bello III ha voluto commentare la nuova legge e ha sottolineato che il riconoscimento di un diritto così importante fa bene a tutti, non solo alle famiglie, ma anche allo sviluppo del lavoro. Il segretario a infatti ammesso che un impiegato felice, che si sente compreso e supportato dallo Stato, lavora meglio e con livelli di efficienza nettamente superiori.

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