Quanti accessori da comprare quando si sta per diventare genitori. Abitini, passeggini, coperte, ciucci, seggiolini. Mamma e papà non vogliono far mancare nulla al bambino e per fare gli acquisti migliori riflettono su tutti i bisogni che devono essere soddisfatti.

A volte però si dimenticano che ciò che il bambino necessità di più è la loro presenza e vicinanza fisica. Il babywearing è una tendenza che ultimamente si sta diffondendo tantissimo in Italia, dopo essere spopolato all’estero ed essere divenuto un fenomeno del web.

Di tratta semplicemente di abbandonare il metodo di trasporto rappresentato da carrozzine e passeggini e “indossare il bambino“. Vediamo questo sistema nello specifico il perché dei suoi benefici.

Cos’è il babywearing

Il babywearing consiste semplicemente nel trasportare il bambino (già a partire dalla nascita) addosso al proprio corpo, avvolgendoli in fasce, marsupi o altri supporti ergonomici. Oltre all’innegabile comodità del non dover portare in giro carrozzine e passeggini, ci sono molti altri vantaggi.

Si tratta di un metodo antichissimo, che affonda le proprie radici già nella Preistoria, quando le madri trasportavano i bambini grazie a supporti di pelle o di stoffa. l’usanza si diffonde poi sia in Asia che in Africa, nonché in molte altre parti del mondo.

L’utilizzo moderno del babywearing però viene riproposto in Occidente, compreso il nostro Paese, grazie agli studi del Dottor Sears, che brevettò un supporto evoluto e migliorato rispetto a quelli antichi, e contribuì a lanciarlo sul mercato.

Contatto fisico costante e indipendenza

Il Dottor Sears individua nel babywearing un metodo per stabilire un fortissimo legame tra bambino e genitore, proprio grazie al contatto fisico.

La gravidanza stessa rappresenta un legame tra mamma e bambino, legame che subisce un trauma durante il parto, ma che non viene affatto spezzato. “Indossare” il bambino permette di mantenere e sviluppare questo contatto in un modo naturale, sicuro e comodo. Avvolto in fasce, il bambino avrà modo di ricreare nuovamente quello che ha vissuto nel grembo materno, un luogo confortevole e familiare, caldo, protetto e bellissimo.

Sentendosi al sicuro, sarà anche più facile che sviluppi comportamenti positivi, rispetto alla costrizione del passeggino. Questo metodo si oppone con forza alla necessità di indipendenza, teoria occidentale che in realtà non ha nessun fondamento scientifico.

Il Dott. Sears afferma che in realtà il modo migliore per sviluppare l’autonomia dei bambini è fare in modo che si sentano sempre al sicuro.

Un altro studioso, Bowlby, sosteneva con entusiasmo questa tesi, affermando che rispondere ai bisogni del bambino fa parte di un istinto naturale antichissimo, insito nell’essere umano e che non è necessario spezzare per favorire l’indipendenza.

I vantaggi specifici del babywearing

I vantaggi del babywearing riguardano soprattutto un fattore psicologico, sia da parte della mamma che del bambino. quest’ultimo può mantenere sempre il contatto fisico di cui ha bisogno, la madre impara a conoscere il piccolo in tutte le sue necessità e reazioni, sviluppando una forte empatia.

Il contatto inoltre riduce il cortisolo, ormone definito “dello stress” e che porta il bambino a piangere più frequentemente e al tempo stesso allevia i disturbi della depressione post parto. Dal punto di vista fisico, le fasce di stoffa e i marsupi garantiscono una distribuzione del peso migliore e un innegabile supporto per il bambino, che viene trasportato in modo sicuro.

È anche un metodo particolarmente comodo dato che la madre ha sempre le mani libere per fare altro e non è costretta a trasportare il passeggino fuori casa, in luoghi in cui è difficile spingerlo.

Infine, le braccia non si affaticano e una minor stanchezza comporta anche migliore felicità. Ci sono molti altri vantaggi specifici del babywearing, che riguardano le varie reazioni chimiche del corpo di mamma e bambino quando sono a contatto tra loro.

Il risultato, comunque, è di un grande benessere per entrambi, che rende il babywearing un metodo fantastico per potersi muovere senza allontanarsi dal piccolo.

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