Madre suicida a Salerno: si butta dalla finestra dopo la poppata

Antonietta Corinto, una giovane madre di soli 26 anni, originaria di Sapri, in Campania, ha deciso di togliersi la vita dopo aver allattato il figlio.

La donna si è gettata dalla finestra della stanza in cui era ricoverata nell’ospedale San Giovanni di Dio di Ruggi D’Aragona a Salerno. Cosa ha portato la neo mamma del piccolo Vincenzo a compiere un gesto così estremo?

Madre suicida a Salerno: le cause del gesto estremo

Antonietta Corinto non ce l’ha fatta.

La depressione post parto ha avuto il sopravvento su di lei e l’ha spinta a lanciarsi nel vuoto dopo aver allattato il piccolo Vincenzo.

La tragedia si è consumata nel nosocomio di Salerno, capoluogo campano. Antonietta si era recata al nido per allattare il piccolo Vincenzo e doveva poi tornare nella sua stanza, nel reparto di ginecologia e ostetricia quando ha aperto una finestra del piano e si è lanciata nel vuoto morendo sul colpo.

Nessuno è riuscito a fermarla in tempo. Nonostante una gravidanza felice, nonostante quel figlio tanto desiderato, insieme al marito Gerardo, fosse finalmente venuto al mondo, la donna ha compiuto il gesto estremo.

Alcune frasi consivise sui social, ora appaiono alquanto inquietanti. La gioia del parto, però, sembrava aver preso il sopravvento. Solo venerdì scorso, giorno della nascita del figlio, Antoneietta aveva scritto su Facebook: “Oggi siamo diventati genitori, la vita ci ha premiato e i miracoli esistono. Benvenuto al mondo piccolo scricciolo di mamma e papà”.

Depressione post parto: un grosso pericolo per le neo mamme

E’ stato calcolato che ben l’80% delle neo mamme soffra di una lieve, anzi lievissima forma di depressione post parto, ma che il 15-20% di queste deve fare i conti con un disturbo di natura psicologica che si manifesta con diversi gradi di gravità.

Quali sono i sintomi della depressione post parto? Fra di essi vi sono: umore instabile, tristezza, ansia, pianto facile, ma anche difficoltà di memoria e concentrazione oltre che stanchezza e spossatezza.

Nella maggioranza dei casi dopo la prima settimana i sintomi scompaiono da soli, nei casi più gravi, invece, c’è bisogno di un sostegno medico e di cure mirate. Non si tratta, però, di un male incurabile.

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