Mascherina a scuola: quali sono quelle a norma?

Indossare la mascherina è un obbligo anche per i nostri figli a scuola a partire dai 6 anni, e perché siano adeguatamente protetti è importante conoscere quali sono quelle a norma secondo il Comitato Tecnico Scientifico.

Quali mascherine indossare a scuola

Come ormai sappiamo bene, esistono tipologie diverse di mascherina, che in sostanza si differenziano per il potere filtrante. L’utilizzo di questi dispositivi è obbligatorio anche tra i banchi di scuola a partire dalle elementari, ed è pertanto regolamentato opportunamente al fine di proteggere da un eventuale contagio tanto gli studenti quanto il personale scolastico.
Stando alle indicazioni del CTS, la mascherina più sicura è quella chirurgica. Questa tipologia, infatti, è composta da tre strati di TNT, ha livello di efficacia che varia da 1 a 3, ed ha la capacità di bloccare le goccioline di saliva che generalmente si espellono tossendo, starnutendo o anche semplicemente parlando; non a caso è il dispositivo di protezione utilizzato dai medici durante lo svolgimento delle proprie attività.

Valide alternative alle mascherine chirurgiche sono inoltre i dispositivi di protezione certificati, conosciuti anche come mascherine FFP1, FFP2 e FFP3, caratterizzati da una capacità di filtrazione ancora più elevata che assicura una protezione bidirezionale.
Fortemente sconsigliate sono, invece, le mascherine in tessuto e le soluzioni fai-da-te.

Le mascherine distribuite nelle scuole sono sicure?

Negli ultimi giorni si sta discutendo molto sull’efficacia delle mascherine distribuite nelle scuole, tema che sta preoccupando molte famiglie italiane.

Molti studenti stanno indossando le mascherine prodotte dallo stabilimento di FCA Italy per le scuole e, da quanto dichiarato in un servizio di Striscia la Notizia, vi sono state molte segnalazioni da parte di genitori e personale.

I test di laboratorio effettuati hanno infatti rilevato che queste mascherine hanno un potere di filtrazione massimo dell’89%, notevolmente più basso di quello necessario per un’adeguata protezione previsto dalle norme, che invece è 98%. Le accuse mosse all’azienda nonché al Ministero dell’Istruzione seguiranno il loro corso e nel frattempo si chiede a gran voce l’adozione di opportuni provvedimenti cautelari.

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