Non si rinuncia alla foto di classe: la soluzione di una scuola di Roma

Ritrovarsi anche solo per un attimo, per il tempo di uno scatto, quello della consueta foto di fine anno, dopo tre mesi di didattica a distanza. Gli alunni della classe IV B della scuola primaria “Cesare Battisti” di Roma, si sono dati appuntamento davanti al cortile dell’istituto, per salutarsi e per celebrare la fine dell’anno scolastico. Distanziati e con le mascherine (obbligatorie per i bambini dai 6 anni), ma felici di essere di nuovo tutti insieme, finalmente, dal vivo.

Foto di classe ai tempi del coronavirus, la rivincita dei bambini della Garbatella

L’idea è partita da Giulio D’Adamo, fotografo del World Food Programme dell’Onu e papà di una delle bambine della classe, che ha proposto l’iniziativa sulla chat dei genitori, raccogliendo le adesioni di tutte le famiglie coinvolte. La foto, per la sua originalità, rimarrà nella storia e sarà per i bambini un ricordo indelebile di questo anno difficile.

Dopo lunghe settimane di lontananza, di video lezioni e di saluti in chat, dopo l’isolamento da lockdown e le successive restrizioni della Fase 2, i bambini si sono rincontrati insieme alla loro maestra di italiano, davanti ai cancelli della scuola, per non rinunciare al rito della foto di classe e riappropriarsi, seppur con le dovute precauzioni, di un momento di normalità, in attesa di poter rientrare in classe a settembre.
Gli alunni hanno giocato tra loro mantenendo la distanza di sicurezza “Erano tutti disciplinati – ha dichiarato Giulio D’Adamo, che ha scattato la foto – e visibilmente felici, fieri davanti alla loro scuola dove alcune volte, la mattina, protestavano per entrare”.

Lo scatto digitale, un’alternativa alla tradizionale foto di classe

La tradizioni evolvono, si adattano e mutano con il passare degli anni, ma la foto di classe è un rito irrinunciabile anche in tempi di Coronavirus.

In questi giorni fioriscono le soluzioni alternative alla tradizionale foto di fine anno: Made For School, startup innovativa di Bergamo ha creato una soluzione digitale per venire incontro all’esigenza di migliaia di studenti in tutta Italia di poter realizzare la propria foto di classe da remoto e in totale sicurezza. All’iniziativa hanno già aderito 180.000 studenti e per ogni Class Book acquistato ogni famiglia può decidere di donare un euro in beneficenza a un ospedale o a un ente locale della provincia di Bergamo, area fortemente colpita dalla diffusione della pandemia.

Foto di Giulio D’Adamo

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