Nulla è per sempre: 18 estati soltanto da passare con i nostri figli.

Anche le vacanze di famiglia hanno una data di scadenza

In una scala da 0 a 100, dove 0 è il minimo e 100 il massimo, tu al 18 che valore dai?
Un numero basso, vero? Ecco 18 sono proprio le estati che hai a disposizione con i tuoi figli.

18 estati soltanto, che detto così potrebbe sembrare il titolo di un libro. Un testo che dalla copertina ci fa già assaporare un finale amaro: un qualcosa che finirà.

Ebbene sì, le estati in famiglia non sono illimitate. E no, non vale contare anche quelle in cui pagherete la vacanza e spererete invano in una cartolina.

Senza che tu te ne accorga sparirà il pensiero di una valigia in più da preparare, di un altro biglietto da acquistare, di flaconi di crema protezione 50 da spalmare compulsivamente, di quale spray antizanzare scegliere, di preoccupazioni su orari e spostamenti, di piani su piani pensati a tavolino che poi, grazie al cielo, cambiano, ti sconvolgono e ti sorprendono. Finirà tutto.

Che dici? Ora non invidi più la tua borsa mare che pare proprio essere l’unica a rilassarsi sotto l’ombrellone durante le vacanze? Ti è venuta una voglia improvvisa di correre a riva insieme a tuo figlio per riempire e svuotare secchielli e innaffiatoi fino a quando non avrete prosciugato tutto il mare? Di fare un castello di sabbia che verrà distrutto in tempo zero? Di abbronzarti solo la schiena standotene sempre china su di loro?

E magari, improvvisamente, la sabbia che trovi in ogni dove e che si infila nei meandri di tuo figlio, manco fosse un microchip iniettatogli dalla NASA, non ti pare più così insopportabile? Ah, dunque ora vorresti anche il super poter di raffreddare le giostrine cocenti affinché i tuoi pargoli non si scottino le chiappette e possano salirci a tutte le ore?

E poi? Non hai nemmeno più tutta questa urgenza di metterli a nanna per leggere in santa pace gli ultimi articoli di mamme.it? Ma quasi quasi vorresti fare le ore piccole con loro e stare ad osservarli quando vedranno la prima stella cadente nella notte di san Lorenzo? Vuoi anche andare ai gonfiabili e corrompere l’addetto di turno per farti fare un giro e gridare in discesa libera insieme alla tua principessina? E non ti dà più così sui nervi non essere padrona nemmeno del gelato che ti sei scelta, perché tanto baby boss te lo sequestrerà, e se ne comprerai un altro ovviamente vorrà anche quell’altro?

Nooo! Non ci posso credere: ti è venuta anche voglia di montagna? Di caricare la prole nello zainetto e di sudare l’anima per scalare una vetta? E poi? E poi prendi la bici e fai un giro senza sapere bene dove andrete, solo per il gusto di farlo? E getti addirittura il telefono per qualche ora per metterti a fare le capriole sull’erba e con il fiato che ti resta soffi nel cerchietto magico delle bolle di sapone?

Cara mamma, sei fantastica! Ma no, non devi accanirti contro il tempo. Non devi sfinirti, non devi affannarti e soprattutto non devi assolutamente dire a tuo marito che d’ora in poi può uscire con gli amici tutte le sere, perché hai scoperto che hai 18 estati soltanto con i tuoi bimbi e non vuoi perderti nemmeno un istante.

Non vince chi ha visto più posti nel mondo o assaggiato più gusti di gelato, vince chi riesce a godersi il momento.

Quei momenti magici che solo l’estate regala: in cui appiccicosi, gocciolanti e diversamente puliti abbiamo il cuore colmo di gioia.

Abbiamo 18 estati, 18 estati soltanto, sarebbe da folli fermarsi a pensare solo a quanto saranno stancanti.

Pensiamo invece che creeranno i più bei ricordi di famiglia, che magari si trasformeranno in tradizioni da tramandare e che saranno semplicemente irripetibili.

Molto prima di quanto pensiamo (forse anche prima dello scoccare delle 18 estati) lui-lei o loro, divenuti ormai più alti di noi, si avvicineranno per dirci: “Ciao mà, ciao pà, io esco, non mi aspettate svegli. Riposatevi pure!”

Accadrà. Non oggi, non quest’estate, ma accadrà. E voi, ovviamente, per l’ennesima volta rimarrete svegli tutta la notte.

Vorrei concludere rassicurando tutti che questo pezzo non è solo per genitori romantici, che già dal titolo avevano la lacrimuccia, ma in qualche modo vuole infondere speranza anche a chi silenziosamente, fin dall’inizio, ha pensato: No, io mio figlio 18 estati non lo reggo!”

Non preoccupatevi, da qualsiasi punto la vediate: finirà.

Io corro a fare le valigie.
A me rimangono 17 estati “soltanto”. E a voi?

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