Ondate di caldo e colpi di calore: i bambini tra i più vulnerabili

L’eccessivo calore estivo e le ondate di caldo degli ultimi anni provoca tanti effetti negativi sulla gran parte della popolazione ma, tra i più vulnerabili, ci sono proprio i bambini per diversi motivi, tra i quali una maggior propensione alla disidratazione e il rischio di colpi di calore.

Ondate di caldo e bambini: perché sono i più vulnerabili

Come le donne in menopausa e le donne in gravidanza, anche i bambini sono particolarmente sensibili alle ondate di caldo per motivi fisiologici. Ma in questi anni di ondate di calore ci siamo trovati spesso impreparati. L’ultimo report dell’Unicef sottolinea l’importanza, soprattutto per le popolazioni più esposte, di proteggere i bambini, soggetti particolarmente fragili.

In primo luogo la piccola corporatura dei bambini non permette loro di adattarsi al caldo rapidamente: i piccoli corpi, impiegano molto più tempo a produrre sudore, che fa parte del meccanismo di termoregolazione, e questo comporta un aumento della temperatura corporea in poco tempo.

I bambini molto piccoli risentono maggiormente anche della disidratazione, poiché pur sudando meno, l’acqua del corpo evapora rapidamente, causando una perdita di liquidi piuttosto rapida. Questo può causare conseguenze davvero importanti, sia a livello di benessere generale che cognitivo.

Un’eccessiva esposizione al calore, inoltre, può comportare importanti problemi di salute immediati, come l’insolazione, o anche futuri tra i quali malattie cardiovascolari, asma e malattie respiratorie croniche.

Ondate di caldo: come proteggere i bambini

Per proteggere i bambini dalle ondate di calore è importante seguire alcune regole. Per prima cosa evitare di uscire nelle ore più calde, tra le 11 e le 17. Questo vale soprattutto per i neonati, che nei primissimi mesi non andrebbero proprio esposti direttamente al sole. Se proprio non è evitabile è importantissimo proteggerli dai raggi solari nel modo adeguato con cappellini, magliette leggere di cotone ed eventualmente maglie anti-UV se andate in spiaggia.

È altresì altamente sconsigliato mettere un lenzuolo sul passeggino del bambino: anche se pensiamo di proteggerlo dal caldo, questo gesto in realtà spesso crea una cappa di aria calda sul bambino, impedendo all’aria esterna di circolare bene.

Se siete in piscina o in spiaggia, è importante bagnare spesso corpo e testa dei più piccoli, ricordando sempre che l’ombrellone non protegge completamente né dal calore né dai raggi solari. Gli indumenti da preferire sono leggeri, in cotone o lino e di colore chiaro (le tonalità scure assorbono maggiormente i raggi solari), preferibilmente non troppo aderenti.

Per scongiurare la disidratazione è necessario far bere molta acqua ai piccoli, evitando le bevande fredde o troppo zuccherose che non dissetano ma aumentano la sensazione di disagio dovuta al calore. Per far assumere più acqua possibile ai bambini potete proporre una merenda fresca a base di frutta, come l’anguria, ricca di acqua e sali minerali.

Infatti è molto importante anche l’alimentazione: quando siete in gita o in vacanza preferite sempre piatti leggeri e poveri di grassi e consumate almeno tre porzioni di frutta e verdura al giorno.

Leggi anche: Come affrontare il caldo con i bambini, i consigli del medico

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