Come affrontare il caldo coi bambini: i consigli del medico

Estate è spesso sinonimo di colpo di calore, ovvero un improvviso aumento anomalo della temperatura corporea, che in alcuni, se l’esposizione ai raggi solari è diretta e prolungata, può mutare in colpo di sole.

Se questi episodi risultano spesso fastidiosi per gli adulti, nei bambini possono risultare estremamente pericolosi, ecco perché è importante ricorrere ad alcuni semplici ed utili accorgimenti che possono aiutare i più piccoli a superare le ore e giornate più calde dell’anno. Ne abbiamo parlato con il dottor Sergio Lombardo, medico di base di MioDottore.

Che cosa sono i colpi di calore e perché possono essere pericolosi per il bambino? Come possiamo fare per prevenirli?

Per colpo di calore si intende un innalzamento improvviso della temperatura corporea (oltre 40°C) dovuto generalmente al clima eccessivamente caldo, all’alto tasso di umidità e a scarsa aerazione dell’ambiente.

Tra i sintomi più frequenti ci sono: mal di testa, nausea, brividi, crampi, ma anche svenimenti e in casi gravi disturbi della coscienza (confusione, delirio, coma).

Se l’esposizione ai raggi solari è diretta si può avere anche un “colpo di sole” con possibili ustioni di primo e secondo grado. La vulnerabilità dei bimbi è dovuta a caratteristiche fisiologiche (minor tasso di sudorazione e volume sanguigno) e a meccanismi di termoregolazione ancora immaturi.

Quali sono gli accorgimenti contro il caldo che dobbiamo adottare con i bambini più piccoli quando sono nel passeggino? E in auto?

È bene evitare di esporli al sole dalle 11:00 alle 17:00, è importante utilizzare indumenti leggeri (cotone o lino) e di colori chiari, creme solari ad alta protezione, bagnare la testa o rinfrescare tutto il corpo con una doccia e garantire un apporto idrico costante per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione. Non bisogna mai lasciare i neonati nel passeggino in ambienti caldi e in auto esposte al sole prive di ventilazione.

Come possiamo prevenire i malanni da aria condizionata? In casa e in auto possiamo usarla?

La condizione ottimale sarebbe soggiornare in una stanza ben ventilata e utilizzare il climatizzatore nella funzione “deumidificatore”, tenendo una temperatura di 25-26 °C, e cercare di non passare continuamente da ambienti caldi ad altri freschi.

Bagno dopo mangiato: è vero che bisogna aspettare 3 ore prima di entrare in acqua?

Non ci sono raccomandazioni ufficiali, ma consiglierei di aspettare da 1 a 3 ore in base al pasto consumato e alla temperatura dell’acqua. È meglio evitare piatti ricchi e conditi o latticini e preferire piccole porzioni di cibo leggero (insalata, panino, pasta al pomodoro crudo).

Il cambio d’aria in vacanza può provocare nei bambini diarrea o al contrario stitichezza: come possiamo prevenirlo o affrontarlo?

Sono il cambio di abitudini e alimentazione a poter provocare alterazioni dell’alvo (diarrea, stipsi). È fondamentale bere acque imbottigliate senza aggiungere ghiaccio ed evitare verdure e cibi crudi.

In caso di diarrea persistente sono fondamentali i fermenti lattici, ma anche rivolgersi a un medico. In caso di stipsi, invece, conviene bere oltre 2 litri di acqua quotidianamente e aumentare l’apporto di fibre.

Parliamo di alimentazione: ci sono cibi assolutamente da evitare e altri invece consigliati per il caldo? Come ci dobbiamo comportare con i gelati? Possono sostituire un pasto?

È meglio evitare cibi grassi e lavorati, si consigliano invece carboidrati semplici, frutta e verdura.

Il gelato è un alimento ricco di proteine, zuccheri, sali minerali e vitamine, ma anche grassi: dunque un valido sostituto, ma meglio prediligere gusti alla frutta, mangiarlo una sola volta al giorno e non ogni giorno.

Quali sono i medicinali che assolutamente non devono mancare dalla valigia?

Consiglio fermenti lattici e paracetamolo, ma anche il cortisone, perché è un farmaco salva-vita in molti casi: non deve mancare in borsetta.

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