Il part-time delle olandesi: un modello da imitare o no?

Mamme e lavoro, eccoci di nuovo ad affrontare uno degli argomenti più spinosi. Il welfare e la conciliazione dei tempi lavoro/famiglia in Italia non sono certo da prendere a modello e, così, come al solito allarghiamo i nostri orizzonti e prendiamo spunto dalle esperienze transalpine. Stavolta tocca all’Olanda: secondo i dati Eurostat 2014, qui il 77% delle donne ha un’occupazione part-time (contro il 26% dei colleghi maschi).

Pro e contro del part-time in Olanda

A vedere il bicchiere mezzo pieno, ciò implica un aumento dell’occupazione femminile, nonché una maggiore possibilità di conciliare le esigenze della famiglia con la conservazione del posto di lavoro.

Non mancano però dei risvolti negativi: come evidenziato da Camilla Gaiaschi sul blog “La 27sima ora” de Il Corriere della Sera, il modello lavorativo olandese doveva – sulla carta – essere orientato a una più equa suddivisione dei compiti di cura e accudimento della famiglia fra i partner, in realtà se 8 donne su 10 sono occupate part time non possiamo dire che ci sia una corrispondente proporzione negli uomini.

Non da meno, il gender gap retributivo fra uomini e donne è molto marcato in Olanda e la piramide lavorativa vede poche donne rivestire i ruoli manageriali.

E in Italia…?

Le obiezioni sono valide, non c’è dubbio, ma paragonando la situazione olandese con quella italiana non possiamo bocciare senza appello un modello organizzativo che, comunque, garantisce un’occupazione femminile maggiore, sia pur non abbia centrato gli obiettivi fissati.

In altre parole è vero che il tempo trascorso negli uffici olandesi non garantisca un’eguale suddivisione dei compiti di cura e accudimento fra uomini e donne, ma per lo meno permette alle donne olandesi di avere un impiego.

Non sarà, dunque, un modello perfetto, ma almeno un obiettivo (non certo trascurabile), quello dell’aumento dell’occupazione femminile, in Olanda l’hanno raggiunto. Se questi sono i risultati, ci vuole coraggio a cassare il modello, vista l’attuale situazione in Italia…

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