Parto in casa: una scelta da valutare con cura

Quello del parto è un momento unico per la donna. È un momento delicato, intenso e intimo. Ecco perché, in una sorta di ritorno al passato, oggi sono molte le donne che scelgono il parto in casa, senza recarsi all’ospedale.

Certo, scegliere di far nascere un bambino in casa può essere un modo per sentirsi protette all’interno delle proprie mura, con i propri oggetti e i punti di riferimento; ma potrebbe anche infondere un po’ di ansia e timori nel caso di imprevisti e complicazioni, senza una struttura ospedaliera alle spalle.

Come sottolinea Marta Campiotti, presidentessa dell’Associazione Nazionale Ostetriche Parto a Domicilio e Casa Maternità e fondatrice della Casa Maternità Montallegro a Varese: “Dati ufficiali non ce ne sono ancora, ma l’1,7 per mille è senz’altro sottostimato: stiamo osservando un aumento nel centro nord, dove l’assistenza è più qualificata e si sta diffondendo la cultura di una nuova nascita domestica. Negli ultimi anni c’è molta più attenzione non solo alle modalità ma anche al luogo del parto”.

Ovviamente, però, non è possibile optare all’ultimo minuto per il parto in casa. Vi sono infatti alcuni punti da tenere in grande considerazione, tra questi:

  • Occorre fare un percorso con un’ostetrica di fiducia fin dall’inizio della gestazione con un colloquio conoscitivo e con visite regolari almeno dal sesto mese in poi.
  • La donna deve essere fortemente motivata e sicura di sé.
  • Deve conoscere bene il proprio corpo ed essere certa di avere una gravidanza a basso rischio. 
  • Bisogna assicurarsi di avere un ospedale vicino (raggiungibile in 30/40 minuti), nel caso dell’insorgenza di complicazioni.

Come prosegue l’esperta: “Si tratta di un’alternativa sicura che riduce gli interventi medici inutili su donne e bambini sani, come episiotomia e accelerazione del parto”, aggiunge l’esperta, “ma può essere intrapresa solo in determinati casi: bambino cefalico e posizionato correttamente, inizio del travaglio naturale, parto a termine (37-42 settimane), esami materni nella norma. L’età, anche avanzata, non è un problema, ma va valutata caso per caso. Un impedimento – tranne in rari casi – è, invece, un cesareo precedente”.

Anche in presenza di tutte queste condizioni ottimali, però, a volte il freno al parto in caso può essere il costo. L’intervento di un’équipe di esperti che assista la donna, costa intorno ai 2.000 euro e poche regioni prevedono un rimborso. Potrebbe essere utile informarsi preventivamente presso la propria ASL di competenza. 

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