‘Pink girls e blue boys’: LEGO crea scienziate donna in risposta alla letterina di una bambina di 7 anni

Fin dalla sua nascita LEGO ha promosso la sua idea di giocattoli che non facessero distinzione di genere, tuttavia dal 2011 ha iniziato a proporre set su misura per le bambine. Questa cosa però non è piaciuta a tutti e infatti numerose sono state le petizioni per chiedere all’azienda danese di smettere di fare distinzione tra giochi per maschi e per femmine.

Basta con “Le ragazze in rosa e i ragazzi in blu”

Nel 2014 è uscita la storia di una bambina di 7 anni (Charlotte Benjamin) appassionata dei mattoncini Lego. Nelle sue parole trasmetteva tutto il suo disappunto nei confronti all’azienda, dichiarando di aver notato una sorta di sessismo nei set per bambine. Qui, scriveva la piccola “le donne rimangono sempre sedute in casa, in spiaggia, oppure a fare shopping nei negozi, e non hanno un lavoro, mentre i maschi vanno all’avventura, al lavoro, riescono a salvare la gente e nuotano persino con gli squali“.

Secondo Charlotte non è giusto che a divertirsi e fare avventure fossero solo i maschi e quindi ha chiesto che venissero fatti set così anche con le ragazze. La richiesta non è passata inosservata alla LEGO, che ha voluto rispondere con i fatti alle richieste di Charlotte.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che proprio LEGO, negli anni Settanta avesse l’abitudine di inserire un piccolo promemoria nei suoi kit di costruzioni, per ricordare ai genitori questo principio :

La voglia di creare è forte in tutti i bambini. Maschi e femmine. È l’immaginazione che conta, non l’abilità. Costruisci quello che ti viene in mente, nella maniera che desideri. Un letto o un camion. Una casa delle bambole o un’astronave. A molti bambini piacciono le case delle bambole: sono più umane delle astronavi. A molte bambine piacciono le astronavi: sono molto più emozionanti delle case delle bambole. La cosa più importante è mettere nelle loro mani il materiale giusto e lasciare che creino qualsiasi cosa preferiscano.

LEGO accoglie le richieste di una piccola fan

Charlotte nella sua lettera chiedeva esplicitamente di poter scegliere, chiedendo alla Lego di realizzare dei giocattoli che veicolassero un altro messaggio, lontano dagli stereotipi di genere. La letterina è diventata virale sin da subito, e l’azienda non si è fatta di certo prendere alla sprovvista, dichiarando che già da qualche tempo stava lavorando ad un set tutto speciale, introducendo molti più personaggi femminili, coinvolgendo ancor di più le bimbe fra i suoi mattoncini.

Si è passati ai fatti con la realizzazione di “Research Institute“, un set con un laboratorio scientifico con tre scienziate ed un’infinità di accessori molto dettagliati. Troviamo l’astrofisica con il suo telescopio e la lavagna (con le costellazioni), la chimica con becher, provette e microscopio, mentre la paleontologa ha uno scheletro di T-Rex e l’immancabile lente d’ingrandimento.


Il rapporto fra uomo e donna nei giochi

Ellen Kooijman, la geofisica che ha collaborato a realizzare il progetto “Research Institute” parla di un rapporto molto distorto fra le figure maschili e quelle femminili nell’ambito scientifico : ci sono tanti uomini e troppe poche donne e inoltre, la rappresentazione di quest’ultime, a parer suo, è estremamente stereotipata.

 “Penso che rappresentare le donne scienziate in un giocattolo così popolare può far arrivare il messaggio che è perfettamente normale sia per i ragazzi che le ragazze avere questo tipo di carriera” ha detto Kooijman.

Il set Research Institute è ormai fuori produzione, ma fortunatamente LEGO ha proseguito l’impegno nell‘accogliere le idee dei suoi fan e contro gli stereotipi di genere con il progetto LEGO Ideas.

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