Il ritorno a scuola può creare uno stress sia fisico che emotivo nei bambini, che ritornano a fare la pipì a letto. Come possono aiutarli mamma e papà? Per iniziare una buona dose di pazienza!
Pipì a letto per lo stress del ritorno a scuola
Svegliarsi al mattino e trovare la pipì a letto non è un'esperienza piacevole né per i genitori né per il bambino. Il problema, definito enuresi notturna, dipende da una serie di fattori.
Nel caso più semplice è una questione di anatomia: la vescica del bambino non si è sviluppata completamente e non riesce a contenere tutta l'urina. Non si tratta di pigrizia o di ostinazione ed è una situazione normale fino ai 5 anni.
Se dopo un periodo di asciutto il bimbo ritorna a bagnare il letto può dipendere, invece, da condizioni emotive particolari o da stanchezza e stress. L'enuresi secondaria avviene quando c'è un cambiamento: la nascita di un fratellino, contrasti familiari e soprattutto quando iniziano le attività scolastiche.
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Il ritorno a scuola è stressante sia perché il ragazzo deve riprendere una routine diversa sia perché si stanca di più nelle attività quotidiane. Questa fatica lo porta a crollare in un sonno profondo e al mattino si ritrova ad avere bagnato il letto.
Come aiutare il bambino a evitare la pipì a letto?
In molti casi il problema della pipì a letto va via da solo dopo un po' di tempo: nella maggior parte dei casi, se non ci sono problemi fisici alla base, il bambino smette quando termina il periodo di crisi e di stress. I genitori devono solo aver pazienza e aiutare i piccoli a prendere un ritmo normale tra scuola, impegni personali, giochi e compiti.
In ogni caso mamma e papà devono assolutamente evitare questi comportamenti:
- sgridare il bambino
- svegliarlo ogni 3 ore per farlo andare in bagno
- enfatizzare il problema in famiglia
- impedirgli di bere a partire da alcune ore prima della nanna.