Poli.Comfort Room: la stanza che aiuta le mamme

Poli.Comfort Room: così il Policlinico di Milano ha chiamato la stanza creata nella clinica Mangiagalli, novità per mamme e bambini

L’ospedale ha capito che prima di occuparsi delle pazienti, deve prendersi cura dei loro piccoli. Capita che un controllo al seno venga rimandato e magari un tumore che potrebbe essere diagnosticato in fase iniziale cresca. Con questo gesto, il Policlinico mira a raggiungere per la prevenzione un numero sempre maggiore di donne.

Poli.Comfort Room: una stanza allegra e familiare

La stanza non sembra affatto quella di un ospedale e di un buio reparto di radiologia, al contrario: muri colorati, giochi, libri, videoproiettore, tv e anche una luce che è simile a quella del sole, grazie a una finestra tecnologica.

Poli.Comfort Room è un mix tra baby parking e salotto casalingo, dove donne e bambini possono sentirsi a loro agio.

L’ambiente però è ricco di molte altre sorprese: ci sono spazi dedicati alle mamme che allattano i loro piccoli con angoli che ne garantiscono la privacy e c’è anche spazio per chi vuole lavorare con i ferri grazie al progetto Gomitolo Rosa portato avanti da alcune volontarie.

Fondamentale contributo di aziende e associazioni

Marco Giachetti, presidente del Policlinico: “Col mio lavoro da architetto ho coinvolto aziende leader del settore del mobile e dell’illuminazione. Attraverso i loro prodotti abbiamo realizzato un luogo non soltanto utile, ma pure molto bello”.

Molte sono le aziende e le associazioni che hanno aderito a questo progetto e il cui contributo è stato fondamentale. Dal mondo del design dal quale provengono opere e arredi, alla Fondazione Visitatrici per la Maternità Ada Bolchini Dell’Acqua Onlus che ha donato il progetto di umanizzazione pittorica ad opera di Sally Galotti, che nel corso degli anni ha aiutato in questo senso anche altri ospedali come, solo per citarne due: il Mayer di Firenze e il Sant’Orsola di Bologna.

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